Al Majorana incontro (in remoto) sulla cultura come arma di lotta contro la violenza sulle Donne

Al Majorana incontro (in remoto) sulla cultura come arma di lotta contro la violenza sulle Donne

In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne il 25 novembre scorso l’istituto Majorana di Gela ha organizzato un incontro on line con le avvocate Margherita Ferro, consigliera regionale di parità per la Sicilia e Maria Concetta Tringali, vice presidente dell’associazione Centro di antiviolenza “Galatea” di Catania, autrice del libro “Femminicidio e violenza di genere – appunti per donne che vogliono raccontare”.

Ha partecipato una nutrita rappresentanza di docenti e di studenti della scuola e tra questi quelli che hanno realizzato per l’occasione video multimediali che sono stati proiettati nel corso della convegno. Il primo è stato quello di due studentesse della V liceo artistico (coordinatrice prof.ssa Sonia Madonia) che hanno interpretato una canzone con un testo molto toccante scritto da loro. Nel video visibili 8 dipinti realizzati dagli studenti seguiti dal prof. Crapanzano, nonostante le difficoltà della didattica a distanza, che sono stati donati al reparto di senologia dell’ospedale di Gela. Gli altri video sono stati realizzati dalla V nautico (coordinatrice prof.ssa Malandrino), dalla V liceo arti figurative (coordinatrice prof.ssa Sonia Madonia) e dalla 1ª aeronautico (coordinatrice prof.ssa Concetta Emmanuello). 

La dirigente dott.ssa Carmelinda Bentivegna si è detta compiaciuta per la numerosa partecipazione degli alunni, indice della loro sensibilità alla problematica e dell’attenzione alla stessa da parte degli insegnanti. Ringraziamenti sono stati inoltre rivolti alle ospiti. Purtroppo la piattaforma utilizzata per il collegamento non ha permesso una partecipazione ancora più massiccia. 

«La scuola svolge un importante ruolo nella società – ha detto la dirigente – è un’agenzia che ha recepito appieno l’importanza di educare gli studenti alla cultura della non volenza, affinché le donne vengano trattate alla pari dell’uomo. Purtroppo ancora questo non avviene per ciò è importante ricordare in questo giorno tutte quelle donne che hanno perso la vita per mano degli uomini, perché considerate da eliminare come un foglio da accartocciare. La lotta contro la violenza di genere non deve fermarsi a questa ricorrenza, ma bisogna continuare su questa strada affinché si possano realizzare le pari opportunità. In tal senso tanti passi sono stati fatti ma non è abbastanza. Ancora oggi tante donne sono umiliate nel settore lavorativo, sottopagate, non considerate all’altezza di ricoprire cariche di un certo livello, da sempre appannaggio dei solo uomini. Ritengo che sia necessario quindi che nelle scuole si faccia educazione sentimentale, per promuovere la stima verso se stessi e verso l’altro».

A moderare l’incontro la prof.ssa di lettere Sonia Madonia, che ha organizzato l’evento con la collaborazione di alcuni colleghi. Nel suo intervento ha ribadito come iniziative come queste organizzate dalla scuola arricchiscano la formazione degli studenti e ha fatto suo il pensiero del presidente della Repubblica, cioè di come l’attuale pandemia da covid-19 abbia non solo cambiato le nostre vite ma celato la violenza sulle donne, a causa delle restrizioni. Solo nel 2020 – anno horribilis per l’umanità tutta – sono state 96 le donne uccise da mano maschile e proprio nella giornata del 25 novembre altre due. 

Lo studente Francesco Cassarino (V/A Figurativo) ha presentato Margherita Ferro. L’avvocata nel suo intervento si è rivolta in modo particolare agli studenti, per trasmettere loro un messaggio d’amore e di condivisione. Ha fatto un breve excursus sulle radici della violenza di genere nel tempo, sottolineando come questa piaga difficilmente potrà essere sconfitta dalla sua generazione e che soltanto la cultura sarà in grado di farlo.  Ha parlato inoltre della convenzione di Istanbul e di Pechino e della normativa sul tema, sui diritti acquisiti.

 «Voi giovani – ha detto – siete chiamati ad essere parte attiva nel costruire con le donne un rapporto paritario all’interno della coppia. Pe sconfiggere gli stereotipi di genere bisogna educare all’affettività, alla condivisione, al rispetto dell’altro. Le nuove generazioni insieme alle agenzie di socializzazione – la scuola in primis – possono ottenere tutto ciò. Le donne oggi non cercano più le pari opportunità perché se le sono già conquistate, ma lottano per l’equivalenza di genere». 

L’avvocata civilista Maria Concetta Tringali, presentata dallo studente Simone Mezzasalma della 3ª nautico, ha sottolineato l’importanza del ruolo e dell’impegno della politica per sconfiggere il fenomeno. 

«La violenza la possiamo combattere tutti insieme ma le associazioni che stanno vicino alle vittime devono essere ascoltate. Rispetto all’anno scorso c’è qualche legge in più: ora è reato diffondere in rete senza consenso materiale fotografico o video con riferimenti sessuali specifici». A riguardo ha fatto riferimento al recente episodio di una maestra di Torino licenziata e colpevolizzata per un video privato reso pubblico dal fidanzato. L’associazione Galatea ha espresso solidarietà alla maestra con una lettera aperta insieme ad una parte dell’editoria più sensibile (Micromedia). Sono seguiti gli interventi degli studenti che hanno rivolto diverse domande alle ospiti.