Edifici scolastici al collasso. L'assessore Gnoffo: «C'è il massimo impegno»

Edifici scolastici al collasso. L'assessore Gnoffo: «C'è il massimo impegno»

La situazione delle strutture scolastiche gelesi è in diversi punti disastrosa, con varie parti dei plessi in condizioni fatiscenti, per non parlare di soffitti e tetti pericolanti, suscettibili di crollare, specie se messi a dura prova da eventi meteorologici da allerta rossa o arancione, come quelli registratisi nei giorni scorsi. 

Una situazione sulla quale il sindaco Lucio Greco si è voluto confrontare con i dirigenti scolastici in aula consiliare. Peraltro non da solo, ma con la squadra al completo. Al fianco del primo cittadino c’erano infatti anche l’assessore all’istruzione, Nadia Gnoffo, l’assessore all’edilizia scolastica, Nanni Costa, il dirigente dei lavori pubblici, Tonino Collura ed il presidente della commissione consiliare ai lavori pubblici, Vincenzo Casciana, che ha indetto l’incontro. I dirigenti scolastici hanno palesato le carenze, le mancanze ed i problemi che riscontrano nell’impegno quotidiano profuso. 

Nel chiedere loro massima collaborazione, il sindaco ha garantito ai dirigenti scolastici che seguiranno altri incontri a cadenza mensile a conferma della massima disponibilità e della massima attenzione dell’ente comunale verso una problematica che ha però radici lontane: «è stato un bel momento di riflessione, confronto e approfondimento – si legge nella nota inviata ai media dal primo cittadino – sulla situazione delle nostre scuole, sia dal punto di vista dell’edilizia, tema molto caro a questa amministrazione, che di tutte le tematiche afferenti alla formazione.

Ho voluto ricordare come, quando abbiamo ricevuto i trasferimenti statali dovuti all’emergenza “covid”, ci siamo subito attivati per avviare interventi strutturali in tutte le scuole della città, per renderle sicure sia nell’ambito della manutenzione ordinaria che ci compete sia per scongiurare il rischio contagio.

Non è mia intenzione – ha proseguito – attribuire colpe a qualcuno, ma se si arriva al punto che più scuole hanno i tetti con le infiltrazioni o che sono a rischio crollo, vuol dire che il problema parte da molto lontano nel tempo. Pertanto, accolgo con favore il suggerimento di una nuova programmazione che parta da una serie di sopralluoghi alla presenza dei tecnici comunali, dell’assessore al ramo, dei dirigenti e dei docenti, che più di tutti conoscono i problemi delle scuole perché li vivono ogni giorno.

Successivamente, compatibilmente con le risorse umane ed economiche dell’Ente, proveremo a dare le migliori risposte, stilando una scaletta di priorità. Anch’io – ha concluso il sindaco Greco – vorrei fare tutto e subito, ma purtroppo non è possibile. Il Comune, comunque, è qui e vuole fare la sua parte». 

Greco non lo dice apertamente ma quanto si legge tra le righe è abbastanza chiaro. Si procederà con i sopralluoghi in modo da monitorare ed intervenire in emergenza, attraverso la stessa ditta che sta già provvedendo alla "Antonetta Aldisio" fino ad esaurimento dei fondi che sono rimasti a disposizione, con l'intento magari di concentrare i lavori durante le vacanze natalizie, onde evitare le lezioni a distanza e consentirle di presenza.

In ogni caso, casse comunali permettendo, c'è sempre la prossima estate: «faremo di tutto per provvedere puntualmente – ci risponde al telefono l’assessore alla istruzione, Nadia Gnoffo – ma sarebbe fuorviante fare previsioni precise in tal senso, senza avere un quadro preciso e sinottico.

Quello che ritengo necessario e propedeutico in questa prima fase – ha continuato – come ho già anticipato ai manager scolastici, è programmare tutta una serie di sopralluoghi nei vari plessi scolastici, sia per mantenere costante il dialogo ed il confronto con i dirigenti scolastici, sia per definire lo stato dell’arte. Sarà mia cura inoltrare una nota ufficiale in cui fisseremo un calendario delle visite, concordate con i dirigenti scolastici e con la presenza anche dell’assessore Costa che ha la delega all’edilizia scolastica oltre che ai lavori pubblici.

Ulteriori crolli di soffitti sono da scongiurare, ma se dovessero avvenire di nuovo, sarei costretta comunque ad intervenire come assessore al ramo nel deliberare purtroppo il passaggio, a quel punto obbligatorio, alla “dad” che considero oltremodo deleteria se non devastante per i bambini.

Insomma, l’intento è quello di un lavoro congiunto con l’assessore Costa, non tanto nel programmare quanto nell’attuare una programmazione che in effetti esiste già e va condivisa con i dirigenti scolastici. Entro dieci giorni penso di poter determinare il cronoprogramma e finché non avremo esaurito il tour delle visite non avremo contezza della reale situazione, anche sulla base di quello che sto trovando.

Ad esempio, in questi primi giorni in cui mi sono interessata alla nuova delega, ho scoperto che in bilancio non c’è un capitolo di spesa per gli alunni e le alunne affetti da autismo, per cui senza il piano di zona attivato con la delega ai servizi sociali, non avremmo in alcun modo assicurato un minimo di servizio che va prioritariamente garantito, anche in virtù dell’incremento dei casi registrati negli ultimi anni. 

Mi riferisco – puntualizza l’assessore alla istruzione ed ai servizi sociali – al servizio Asacom, finalizzato all’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni dai 3 ai 14 anni segnalati ai comuni del distretto socio-sanitario, dai dirigenti scolastici e riconosciuti dall’Asp. 

L’Asacom è un operatore che guida e supporta lo studente con disabilità sensoriali, psico-fisiche o con disturbo dello spettro autistico nelle fasi apprendimento e di interazione con l’ambiente che lo circonda, aiutandolo a compensare le difficoltà comunicative e relazionali. Per l’anno scolastico in corso siamo riusciti a garantire il monte ore grazie a delle somme residue del piano di zona già precettate, ma ho chiesto alla Regione siciliana che le somme inizialmente destinate all’Asacom domiciliare, vengano convertite e utilizzate per l’Asacom scolastico, essendo finalmente la scuola tornata in presenza.

In questo modo – ha affermato l’esponente forzista della giunta – sarà possibile garantire più ore di assistenza agli studenti e coprire in toto il fabbisogno fatto presente dalle scuole, che hanno segnalato ragazzi in più rispetto allo scorso anno. Chiederò, peraltro, una variazione di bilancio in quanto sono somme che devo assolutamente recuperare, perché l’assistenza comunale all’autonomia ed alla comunicazione – ha concluso l’assessore Gnoffo – è un dovere pubblico fondamentale». 

In effetti l'affiancamento della delega dell'istruzione a quella dei servizi sociali nelle mani dell'assessore Gnoffo appare più consona rispetto all'attivazione di alcuni servizi. E' il caso sopra citato di Asacom, ma anche della stessa refezione scolastica che interessa tante famiglie. Nei giorni scorsi l'assessore Gnoffo ha comunicato che in settimana sarebbero stati consegnati i ticket presso gli uffici di Via Mediterraneo, previo pagamento della quota prevista, recante le generalità dell'alunno/a, il plesso di appartenenza ed il mese di riferimento.

In merito ai lavori alla scuola “Antonietta Aldisio”, «sono già iniziati – ha detto l'assessore Costa – e dovrebbero terminare entro una decina di giorni, dando modo agli alunni, attualmente in “dad”, di rientrare in presenza». Gli alunni in questione sono quelli delle seconde classi, ben sei, della “Solito”, ospitate dalla “Antonietta Aldisio”. Da una decina di giorni sono costretti alla didattica a distanza per consentire i lavori di riparazione nelle rispettive aule interessate da infiltrazioni d'acqua.

Per quanto riguarda, appunto, la “Solito”, le lezioni continueranno nelle sedi distaccate, ma è stato finalmente acceso il mutuo da circa tre milioni di euro che permetterà di avviare i lavori di ristrutturazione dell’intero stabile, presumibilmente nei primi mesi del 2022. L'esperienza ci suggerisce nella migliore delle ipotesi che, trattandosi di un intero stabile su cui intervenire, i lavori verranno consegnati e la struttura verrà appositamente collaudata, al fine di renderla ufficialmente fruibile, non prima dell'anno scolastico 2023-24, nell’augurio e nella speranza di vederci clamorosamente smentiti.