Gela, Piazza Umberto e sagrato cattedrale: facciamone un tutt'uno

Gela, Piazza Umberto e sagrato cattedrale: facciamone un tutt'uno

Una passeggiata “archeologica” che possa collegare la Piazza Umberto I di Gela con il sagrato della Chiesa Madre.

Un’unica grande piazza interdetta al traffico veicolare che valorizzi il cuore della città ed i tesori nascosti recentemente riemersi proprio di fronte al Duomo.
«L’idea progettuale è già pronta, chi vuole condividerla con noi e sposarla nel programma elettorale alzi la mano e si faccia avanti». Lo scrivono in una nota Rosario Emmanuello (foto a sinistra) presidente dell’associazione “Pensare futuro” e Josephine Martines (foto a destra) vice Presidente della Consulta Giovanile locale.

«Abbiamo a cuore le sorti della città e non vogliamo entrare nel dibattito politico – precisano subito – in questo periodo di preparativi per l’imminente campagna elettorale. Il nostro intento è quello di restituire dignità al centro storico coniugando bellezza e praticità. Chiunque dei futuri candidati sindaco fosse d’accordo con noi, è invitato a condividere la nostra idea per perfezionarla, migliorarla. Siamo dell’avviso che i cittadini debbano riappropriarsi del centro storico per il quale da anni reclamiamo più decoro e stop alle auto. La piazza appartiene alla gente ed è alle sue esigenze che deve rispondere».

«Immaginiamo una piazza Madre completamente diversa da come finora si è presentata alla città – dicono Emmanuello e Martines – e auspichiamo che anche il futuro sindaco la possa pensare come noi. Serve più attenzione e perché i cittadini possano godere di una passeggiata più piacevole sono necessari una serie di interventi piccoli ma efficaci. Per questa ragione immaginiamo una possibile rimodulazione del traffico veicolare, quindi una ztl perenne ed una piazza dalla quale sia possibile ammirare il Duomo in tutta la sua interezza, senza l’intralcio di auto posteggiate».

«La recente eliminazione degli alberi – proseguono – ha già restituito un’immagine diversa della piazza, che fino ad allora era una casba, ma non basta. Serve maggiore attenzione per questo spazio urbano che - concludono - arricchito da una lastra pedonale in vetro che metta in mostra i tesori nascosti e unito alla scalinata della Chiesa sarà ancora più affascinante da fruire».