Mostra permanente sui cibi al tempo di Eschilo

Mostra permanente sui cibi al tempo di Eschilo

Una mostra permanente che – come confermano gli organizzatori – dovrebbe trattarsi di un unicum al momendo.

Ovvero, una esposizione di cento ingrandimenti di foto-riproduzioni corredati di descrizioni su Eschilo a Gela: i cibi al tempo del grande tragediografo greco nella nostra città da 459 al 456 a. C., ed ancora le battaglie di Maratona, Salamina e Platea che videro Eschilo combattente. La mostra è arricchita dalla figura di Artemisia: una donna a capo della flotta persiana; infine, i Misteri Eleusini: la nascita di Eschilo a Eleusi.

L’evento artistico-culturale è organizzato dall’Istituto Dramma Antico Eschilo a Gela (I.d.a.e.), di cui è presidente il prof. Giorgio Romano, e segretario Filippo Franzone. con la collaborazione della sezione gelese della Fidapa (presidente Elsa Aparo; segretaria la prof.ssa Anna Ristagno), dai Templari di Gela (Gran Maestro Cav. Francesco Musto; Gran Siniscalco Generale cav. Giuseppe Vitale), e dal Kiwanis Club di Gela (presidente Giuseppe Pace, segretario il prof. Aldo Turco).

L’inaugurazione della mostra, che è curata dal prof. Giorgio Romano, presidente dell’Idae, avverrà giovedì prossimo 7 marzo, alle ore 11, presso i locali al civico 34 di via Europa.Romano ha arricchito l’evento con la pubblicazione di un libro-catalogo con testi e preziose illustrazioni, in particolare riproduzioni delle foto esposte, piantine geografiche d’epoca, trascrizioni in greco antico di testi di autentica rarità.

La pubblicazione che accompagna la mostra è impreziosita dalla prefazione del prof. Aldo Onorati, direttore editoriale.
«Quando il prof. Giorgio Romano scrive esordisce Onorati – qualunque sia il soggetto preso in considerazione, ha sempre in mente una tesi già ben delieata e circoscritta con un contenuto prorompente e dirompente, che suona quasi la carica per avvicinare colui che lo legge».

Onorati aggiunge: «Giorgio Romano valorizza, in particolare, il periodo in cui Eschilo visse a Gela, periodo fecondo perchè il grande trageda era ancora in piena efficienza».
Giorgio Romano ci confida che l’ideatore di questa mostra è stato Ignazio Scollo, e snocciola una lunga lista di promotori: Elsa Aparo, l’avv. Giovanna Cassarà, l’imprenditore Antonio Catania, la prof.ssa Giovanna Dragonetto, Anna Foscheri, Salvatore Gnoffo, l’avv. Rosario Greco, la prof.ssa Angela Incardona, il giornalista Franco Infurna, l’imprenditore Tonino Italia, il maestro Antonio Lauretta, Gualtiero Lo Curto, l’ing. Ugo Lo Piano, l’accademico Adalberto Megnelli, la prof.ssa Olimpia Messina, Maria Miccichè, il fotoamatore Rocco Morello, il Templare Franco Musto, il dott. Salvatore Napolitano, il capitano 1ª classe Giuseppe Pace, il prof. Salvatore Parlagreco, il Templare Gran Siniscalco Giuseppe Vitale, Sergio Petta, Enzo Piccione, Elio Rovalli, la prof.ssa Rossella Russo, la prof.ssa Rita Salvo, Mario Scalogna, Pietro Scerra, Stefano Settecasi, la prof.ssa Rita Spataro, il dott. Salvo Tringali, l’architetto Emanuele Tuccio, la direttrice alberghiera Nicoletta Vitale.