La nuova frontiera della responsabilità si dimettono i dirigenti ma non i politici

La nuova frontiera della responsabilità si dimettono i dirigenti ma non i politici

Mentre la giunta comunale deliberava la costituzione di un comitato dei garanti su eventuali responsabilità dirigenziali, a fare notizia e maggior scalpore sono stati, invero, i preavvisi di dimissioni da parte di due dirigenti e figure burocratiche apicali di branche amministrative fondamentali, come ambiente ed urbanistica, nonché “Rup” nominati in procedimenti altrettanto decisivi per lo sviluppo futuro dell'ente comunale, quali sono per l’appunto l'ing. Grazia Cosentino e l'arch. Tonino Collura (nella foto)

Soprattutto quest'ultimo in una nota ha chiaramente palesato tutto il suo malessere ed una serenità minata dal forte stress per l’enorme carico di lavoro sulle spalle, appesantito ulteriormente da continue scadenze che si rincorrono quotidianamente. Sebbene Collura non le ha manifestamente espresse, le allusioni ad incomprensioni con qualche assessore della maggioranza, in particolare Nanni Costa, sono evidenti così come il rammarico per il mancato intervento dello stesso primo cittadino per nulla intenzionato ad attivarsi per dirimere i contrasti ed eliminare le criticità.

L'argomento è stato accennato anche nella riunione di maggioranza indetta dal sindaco per parlare d'altro ed in cui alcuni alleati hanno suggerito a Greco di fare da pompiere, armandosi di diplomazia, ma la linea scelta dal sindaco è stata quella della rigidità così come esternata nelle sue dichiarazioni in merito diffuse pubblicamente ai media: «il dirigente Collura – replica Greco – sa bene che mi verrebbe fin troppo facile rispondere alle sue pesanti accuse, con motivazioni, peraltro, chiare, evidenti e documentabili persino in modo assolutamente inconfutabile.

Il mio ruolo e la difficoltà della grave emergenza che stiamo attraversando, mi impongono, tuttavia, di non abbandonare il senso di responsabilità che mi porta ad assumere comportamenti mirati a far prevalere l’interesse della comunità su qualsiasi interesse di tipo personale. In qualità di sindaco – sottolinea – ho l’obbligo di interpretare le attese dei miei concittadini; i dirigenti, i funzionari e tutta la macchina burocratica hanno il dovere morale di non sottrarsi ai propri compiti, sempre nel rispetto della propria dignità e nell’interesse superiore del bene comune. Chi accetta e condivide questi principi, continuerà – conclude – ad avere la mia totale ed illimitata fiducia». 

In ogni caso, il sindaco Greco è stato chiamato a riferire in consiglio comunale sulla vicenda. La consigliere di FdI, Sandra Bennici, ha infatti presentato un’interrogazione che verrà trattata nel question-time in videoconferenza di lunedì prossimo. La “querelle” rischia seriamente così di assumere una connotazione squisitamente politica.

La preoccupazione che la macchina comunale si inceppi è peraltro avvalorata dalla circostanza che dovrebbe vedere fra pochi mesi l’arch. Tuccio andare in pensione. Il sindaco ne avrebbe dovuto parlare col segretario generale dell’ente, dott.ssa Loredana Patti, ma del contenuto del confronto, ammesso che ci sia stato, non è dato sapere.

Mentre il giornale andava in stampa,  la presidenza del Consiglio ha comunicato che «per mera dimenticanza non è stata inserita l’interrogazione presentata dal gruppo “Una Buona Idea, pertanto la stessa vè stata inserita al punto 5».  Altro aggiornamento: «Sono state ritirate le due interrogazioni presentate dal gruppo della Lega».