Il sindaco Greco sulla graticola dei... rifiuti e Italia Viva ci mette il carico

Il sindaco Greco sulla graticola dei... rifiuti e Italia Viva ci mette il carico

Non è un mistero che il sindaco di Gela, Lucio Greco, tifasse per Zuccalà nella sfida contro Balbo alla guida della città di Butera. I fortissimi contrasti tra Greco e Balbo, quest'ultimo però nella veste di presidente della Srr4, erano noti.

Ma non solo, con l'elezione di Zuccalà, Balbo non decade solo da sindaco di Butera, ma anche da presidente della Srr4 e ciò comporterebbe una nuova elezione del Cda. Si aprirebbero quindi gli spiragli affinché Gela possa essere stavolta rappresentata nel consiglio di amministrazione anche se, per ragioni statutarie, non può aspirare alla presidenza.    

Insomma Greco ci sperava, specie dopo aver appreso dell'intenzione dell'assessore Baglieri di diffidare la Srr4, minacciando al contempo di requisire l'Impianti Srr in caso di rifiuto sulla scorta della decisione del Tar che ha accolto il ricorso della partecipata del Consorzio, con tanto di costituzione in giudizio del Comune di Gela, contro il provvedimento regionale che andava, di fatto, a liberalizzare i quantitativi dei conferimenti giornalieri a Timpazzo

«Leggo le dichiarazioni dell’assessore Baglieri – aveva dichiarato Greco – e non posso che constatare, con grande amarezza, che ancora una volta dev’essere Gela a salvare la Sicilia da una emergenza rifiuti in piena estate. Si parla addirittura di diffide, ma nessuno può andare contro il Tar, neanche la Regione. E il Tar – sottolineava Greco – ha sospeso la possibilità di conferire senza limiti». 

Nel chiedersi come i sarebbero comportati la Srr4 e l’Impianti Srr, il sindaco la risposta l’ha ricevuta dal vertice della partecipata consortile, l’ing. Picone che ha ammesso che non potev non tener conto del pericolo di commissariamento. Non solo, alle minacce della Regione si sono aggiunte quelle del segretario provinciale di “Iv”, anch’esso intervenuto telefonicamente in trasmissione. Il già assessore all'ambiente durante il mandato a sindaco di Angelo Fasulo, avv. Giuseppe Ventura (nella foto) ha elencato alcune manchevolezze nella gestione della vicenda “Timpazzo” e, soprattutto, ha dichiarato che in caso di un ulteriore diniego dell’amministrazione ad approvare il pacchetto di proposte sull’ambiente formulate, i renziani ne prendono atto un volta per tutte e staccano la spina.

Affermazioni che non sono piaciute al primo cittadino: «le dichiarazioni rese dal segretario di Italia Viva, avv. Giuseppe Ventura, in merito alla gestione dei rifiuti, mi hanno profondamente amareggiato, in quanto – ha affermato il sindaco – non si è tenuto granché conto di alcuni aspetti che non vanno, invece, assolutamente dimenticati o ignorati.

Innanzitutto, non si possono non ricordare e rispettare tutti gli sforzi fatti da questa amministrazione al fine di porre rimedio ad una situazione che si è incancrenita negli anni a causa di scelte sbagliate; scelte che, non dimentichiamolo, hanno avuto e continuano ad avere ancora oggi – punzecchia Greco – risvolti giudiziari di natura civile, contabile e penale.

In secondo luogo, non si può non considerare la vicinanza, da parte del Sindaco e di tutta la giunta, nei confronti del suo assessore al ramo, sempre incoraggiato in tutte le sue azioni e – rincara la dose il sindaco – riconfermato nonostante la mancanza di rappresentanza in consiglio comunale. A questo punto, un chiarimento da parte dell’assessore Cristian Malluzzo – concludeva – diventa doveroso e più che necessario». 

L’assessore in quota renziana ha fatto sapere che non c’è l’obbligo di accettare, obtorto collo, l’atto di indirizzo proposto dal suo partito, che può essere perfezionato o abbandonato in caso di proposte alternative che hanno lo stesso obiettivo, pulire la città, in assenza delle quali tuttavia ad emergere non sarebbe tanto la difficoltà, quanto la mancanza di volontà ed a quel punto se ci sarà da dimettersi, lo farà a testa alta. Staremo a vedere, siamo ancora all’inizio di un’estate calda.