Gela, nuovo progetto agro-fotovoltaico

Gela, nuovo progetto agro-fotovoltaico

Per le sue caratteristiche produttive in quanto isola a vocazione agricola e quelle climatiche in quanto a vento e sole, senza dimenticare i vantaggi di un’autonomia legislativa derivante dallo “Statuto speciale”, in Sicilia si assiste ad un boom richieste tra impianti eolici e fotovoltaici.

Soprattutto per l'autorizzazione alla costruzione di impianti fotovoltaici si è calcolato che tra le istanze presentate ogni mese in Italia, la Sicilia ne è interessata per la metà.

Nel piano energetico regionale si è stabilito che non sono idonee a tali progetti quelle aree interessate a produzioni agricole di qualità o nel tempo consolidate, mentre sono idonee invece quelle aree con terreni degradati e non interessati all'uso agricolo, cioè siti di interesse nazionale, discariche, cave ed ex aree industriali abbandonate, destinate alla desertificazione e/o bonifica.

Tra questi progetti c'è anche quello presentato già de anni fa dalla “PV Freyr srl”, con sede legale a Valguarnera Caropepe, che riunisce il fondo inglese “Sycamore “e la società di ingegneria “Ambiens”, il cui amministratore, ing. Guido Sciuto, è anche a capo della Freyr.

Si tratta di un progetto per la costruzione e l’esercizio degli elettrodotti a servizio di un impianto “eco-agro-fotovoltaico” dalla potenza pari a 85,96 MWp, integrato da un sistema di accumulo da 2 MW, comprensivo di tutte le opere connesse ed infrastrutture necessarie alla connessione alla "Rtn", ricadenti nei territori dei Comuni di Gela e  Butera.

In questi giorni è tato un altro piccolo passo in avanti nel lento iter procedurale, con l'avviso pubblicato nell'albo pretorio comunale. L'iter procedurale infatti prevede processo iniziale di pre-autorizzazione in cui si devono ottenere tutti pareri utili, senza entrare nel merito dei progetti, esclusivamente a capire s è necessaria o meno la Via (valutazione impatto ambientale).

Segue poi la richiesta di autorizzazione unica che deve coincidere con il rilascio della “Via” ed una serie di prescrizioni che gli impianti devono rispettare.

La società in questione ha provveduto alle pubblicazioni di legge ed alla notifica degli avvisi di avvio del procedimento di apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e/o all’imposizione della servitù di elettrodotto, ma per cinque proprietari non è stato possibile effettuare la notifica, causa irreperibilità.

Di queste cinque particelle, un terreno è interessato da esproprio, gli altri quattro dall'imposizione di servitù di elettrodotto. 

Con il documento pubblicato presso l'albo pretorio, si avvisa dunque la cittadinanza che l’approvazione dell’intervento proposto dalla società PV Freyr S.r.l. comporterà la dichiarazione di urgenza, indifferibilità e pubblica utilità dell’impianto fotovoltaico e delle opere di connessione e che la documentazione relativa alle opere risulta depositata unitamente ai relativi allegati presso l’Ufficio del Genio Civile di Caltanissetta, nel quale è visionabile il progetto completo delle opere da realizzare.

Ovviamente ai proprietari delle aree interessate, nei cui confronti si procede per il tramite dell’avviso in ragione della riscontrata irreperibilità, è data facoltà di effettuare eventuali osservazioni scritte inerenti alla localizzazione e all’opportunità della realizzazione dell’opera, facendole pervenire presso l’Ufficio del Genio Civile di Caltanissetta entro e non oltre i 30 giorni decorrenti dalla pubblicazione dell'avviso.

Dietro il fondo inglese azionista della società ci sono interessi forti che puntano a realizzare questo progetto, con un investimento stimato in circa 50 milioni di euro, in aree agricole preso contrada “Badia Collegio”, per lo più già acquisite.

Una portata di produzione superiore a quella dell’ex “Ciliegino” di Agroverde, tanto pubblicizzato, agognato negli anni a seguire ma che non si è mai concretizzato. Inoltre avendo di fatto acquisito l’intera area agricola o quasi, non ci sono quegli oneri per gli espropri che pesano ancora sulle casse comunali per gli espropri del progetto “Ciliegino” sopra richiamato. 

Nella conferenza dei servizi dello scorso aprile, il Comune ha rilasciato il parere positivo di conformità: «sono stati messi a verbale – ci rivela l’assessore allo Sviluppo economico e vicesindaco, Terenziano Di Stefano -  eventuali effetti compensativi, nella misura concordata del 3% e connessa attività di adozione di aree verdi, che saranno inclusi nella convenzione che verrà stipulata non appena i richiedenti otterranno la concessione».

La società punta al provvedimento di autorizzazione unica. Nonostante la notevole mole di istanze presentate, le società che hanno ottenuto tale provvedimento si contano con le dita delle due mani.