Porto rifugio, si torna a parlare di dragaggio dei fondali

Porto rifugio, si torna a parlare di dragaggio dei fondali

L'assessore regionale alle infrastrutture, Alessandro Aricò, ha di fatto inaugurato il suo nuovo incarico nella Giunta regionale, autorizzando il commissario Pasqualino Monti a mettere mano all'iter per il dragaggio del porticciolo di Gela. 

A darne notizia è il deputato regionale di Fratelli d'Italia, recentemente eletto nel collegio nisseno, Giuseppe Catania: «rivolgo un pubblico ringraziamento - ha dichiarato Catania – al neo-assessore regionale alle infrastrutture, On. Alessandro Aricò che, a pochi giorni dal suo insediamento, tra i tanti dossier esistenti sulla sua scrivania, ha voluto mettere mano, con solerzia e pragmatismo, al dossier che riguarda la definizione del progetto esecutivo per il dragaggio dei sedimenti marini costituenti il fondale del porto rifugio di Gela.

Appare superfluo ricordare la grande importanza che il completamento di quest’intervento può avere in termini di ricadute benefiche per il tessuto produttivo gelese e, più in generale, per il sostegno allo sviluppo economico del territorio nisseno. 

Il primo atto compiuto dall’assessore – che ringrazio ancora una volta per il confronto costante con me avuto sul tema – è stato quello di dare il nulla osta per la definizione del progetto esecutivo ad opera dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale. Quest’ultimo aspetto consentirà di accelerare le procedure. Continuerò a seguire passo passo l’iter procedurale - ha concluso - al fine di pervenire nel più breve tempo possibile, in coerenza con il quadro normativo vigente, alla definizione di un progetto esecutivo e immediatamente cantierabile».     

La notizia coglie un po' di sorpresa tutti. Ad aprile di quest'anno, il porto rifugio ed il porto isola di Gela sono passati sul piano giuridico sotto l'egida dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale. Ciò veniva salutato con favore, perché con il passaggio all'Adsp occidentale si sarebbero evitato le lungaggini e le procedure farraginose a cui ci avevano tristemente abituati i burocrati e gli uffici regionali.

A metà ottobre il commissario dell’Adsp occidentale, Pasqualino Monti, è venuto a trovare in visita istituzionale il sindaco di Gela e a margine dell'incontro in municipio, è stato annunciato un programma di interventi e finanziamenti, 8 milioni di euro per il primo anno, 10 nel secondo e prime realizzazioni dal terzo per arrivare a tagliare i primi, importanti traguardi dopo cinque anni. Ammettendo al contempo, però, che sul piano procedurale si tratta in buona sostanza di ripartire da zero.

Dalla nota stampa inviata ai media dal deputato regionale del partito della premier Meloni, si evince che il sindaco di Gela, «nella costante interlocuzione», non sia stato coinvolto. Non che fosse un atto “dovuto”, ma non è stato nemmeno un atto “voluto” verso un “collega”, considerato che Catania è anche sindaco di Mussomeli. Ciò, semmai, conferma la distanza tra Fdi e Lucio Greco. Ma quel che più conta attiene ancora la questione procedurale.

Con questo lascia passare assessoriale, Monti riprenderà l’iter da dove si era interrotto? E cioè dai termini scaduti per la caratterizzazione, senza la quale ci hanno insegnato che è impossibile pervenire ad un progetto esecutivo e cantierabile di dragaggio? Ovvero inaugurerà il crono-programma quinquennale annunciato mesi fa? Non vorremmo che a ripartire da capo sia, insomma, la sequela propagandistica degli anni passati.