Melfa rincara la dose: sindaco e vicesindaco da sfiduciare!

Melfa rincara la dose: sindaco e vicesindaco da sfiduciare!

A pochi giorni dalle sue improvvise e "rumorose" dimissioni da assessore, il dott. Maurizio Melfa torna alla carica. In mattinata ha affidato alla stampa una nota in cui si toglie altri sassolini dalle scarpe e replica al duro attacco infertogli telefonicamente dal visesindaco Siciliano durante la trasmissione televisiva Agorà, condotta dal collega Franco Gallo a "Retechiara". Melfa ribadisce le ragioni politiche della sua decisione e ridefinisce la coppia Messinese-Siciliano "capace soltanto di creare rapporti conflittuali e incapaci di dare risposte". E rilancia l'invito al Consiglio comunale di sfiduciare il sindaco.

Questa la nota stampa integrale, che Melfa così titola: "Se noi non facciamo niente non siamo niente".

«Ho accettato la nomina a dicembre, lasciando il mio lavoro, per dare un contributo alla città visti i risultati poco edificanti ottenuti dall’amministrazione comunale in 30 mesi di mandato e chiesi al consiglio comunale la fiducia e una proroga di 6 mesi per cercare di dare un passo nuovo all’amministrazione.
Ho rassegnato le dimissioni, perché in già soli 3 mesi di lavoro intenso ho compreso la totale diversità di forma mentis e di vedute con il sindaco e il vice sindaco anche perché, già in questo breve periodo, si sono verificati una serie di problemi che mi sono convinto non possano essere risolti da codesta amministrazione neanche in altri 10 anni di attività.

Tantissimi cittadini in questi giorni mi hanno manifestato personalmente e tramite social il loro affetto , non trovo un cittadino, un imprenditore, un commerciante, un agricoltore, un soggetto che opera nel mondo dello sport del sociale e della cultura, che apprezzi tale sindaco e il suo vice rei di avere creato un sistema inidoneo a risolvere i problemi della città, capaci soltanto di creare rapporti conflittuali e incapaci di dare risposte.

Per quanto sopra penso che i consiglieri debbano sfiduciare tempestivamente questo sindaco, è la città che lo chiede con forza; addirittura mi viene richiesto di organizzare una manifestazione in piazza, un corteo in città, per fare presente ai consiglieri e alla giunta questo forte stato di disagio sociale ed economico: non è normale che, in una città, una giunta comunale sia priva di qualunque forma di sostegno politico e programmatico da parte del consiglio comunale.

Sono sempre disponibile a qualunque azione propositiva per il bene della città, non con le parole ma con i fatti e a chi mi accusa di “aver sputato sul piatto in cui ho mangiato” rispondo che questo piatto mi costa quasi 200.000 euro all’anno perché ho dovuto assumere 3 unità in azienda, tra cui un manager, per sostituirmi, al fine di dedicarmi alla città con tutto me stesso ma di sicuro non sono disponibile a sobbarcarmi tale sacrificio economico e personale per rendermi complice di una città che affonda, in cui oramai non funzionano più neanche i servizi essenziali.

Non sono disponibile a scendere al livello di chi mi offende, chissà perché con tale veemenza, in televisione, con fare poco etico pronunciando frasi farneticanti sulla mia persona che sono disallineate dalla realtà; sono stato definito un “bambino” ,”uno che gioca ai videogames”, è stata lesa la mia immagine e il tutto sarebbe passibile di querela ma non lo faccio perché la verità è palese ed evidente, è la mia storia di uomo e di imprenditore che parla chiaro.

C’è qualcuno che pensa che, andando in televisione e/o sui giornali e raccontando delle false verità, possa creare fumo utile a celare la triste realtà economico-sociale-culturale-organizzativa in cui la nostra città è sprofondata, ma io, e lo dimostro con i fatti, non accetto questo stato di succubanza, non mi limito a scrivere un post su Fb, perché sento il dovere morale di fare tutto quanto nelle mie possibilità per dare una speranza a questa città e ai suoi cittadini in particolare a quelli più deboli e che patiscono di più quella che, a mio avviso, è definibile come la peggiore amministrazione degli ultimi anni.

Qualcuno ha detto che mi sono dimesso strategicamente per candidarmi a Sindaco e che sono già in campagna elettorale; ebbene, a costoro dico che non hanno un quadro molto chiaro della mia persona. Ho già rappresentato in diverse sedi in forma privata che, per la mia personale situazione lavorativa, una tale ipotesi sarebbe solo un grossissimo sacrificio che farei solo se richiestomi con forza e con condivisione da persone oneste e competenti e solo ed esclusivamente per un unico obiettivo… IL BENE DELLA CITTA’.

Darei fin da ora la mia disponibilità, e mi sarebbe molto più congeniale, a ricoprire un incarico di consulente esterno, ovviamente gratuito, per cooperare ad un vero piano di rilancio strategico, integrato e programmatico della città .

Gela oggi, non domani, non tra un anno, ha bisogno di un risveglio, innanzitutto culturale oltreché economico e sociale; non bisogna consentire ad altri di decidere del futuro dei nostri figli ed ogni mia azione ha come bussola il principio di non accettare che la mia Città sprofondi nel baratro ancor di più.
Gela, 19.03.2018
(Firmato: Dott. Maurizio Melfa)