Si è spento stamattina Nello Lombardo, vice direttore del "Corriere di Gela"

Si è spento stamattina Nello Lombardo, vice direttore del "Corriere di Gela"

Stamattina alle 6, si è spento Nello Lombardo, triste epilogo di una grave malattia combattuta per circa due anni. Di anni ne avrebbe compiuti 78 il prossimo 3 ottobre. Lascia la moglie Lidia, i figli Francesco e Andrea, una sorella e quattro nipoti. I funerali domani alle 17, nella parrocchia San Giovanni Evangelista di Macchitella.

Scrivere di Nello Lombardo è come ripercorrere la storia del giornalismo gelese degli ultimi 34 anni, esattamente da quell'ottobre del 1985, data in cui Nello ha cominciato a collaborare con l'appena nato Corriere di Gela, di cui questa è l'edizione online, apparsa in rete nel 2003. Nello aveva collaborato anche con il Giornale di Sicilia, la Gazzetta del Sud e con le prime tv locali, prevalentemente con Video Golfo ed anche con Telegela, poi rinominata Canale 10.

In tutti questi anni al Corriere ha svolto le funzioni di vice direttore, ruolo di cui andava orgoglioso. Sempre presente nelle pagine del giornale, sempre disponibile anche per le interviste e i servizi più rognosi. Non c'è stato politico, personaggio della cultura e della società civile gelese che non sia stato intervistato da lui.

E' stato un uomo generoso e sorretto da grandi passioni. Quella per la musica, per il giornalismo, per il disegno, ma era per la famiglia che profondeva il suo infinito impegno. E poi anche la scuola, docente, come la moglie Lidia, fino alla pensione.

Se ne è andato in silenzio e quando il giornale – per cui ha speso buona parte della sua vita – non è in edicola per la consueta sosta estiva. Il suo ultimo articolo in pagina meno di un mese fa, e un altro lo ha scritto, sempre dalla sua camera d'ospedale, la settimana scorsa. Lo avrebbe mandato in redazione alla ripresa delle pubblicazioni. Ce lo hanno detto i familiari proprio ieri, quando siamo andati a trovarlo ormai privo di conoscenza per l'ultima volta.

Con lui abbiamo scritto la storia cittadina di oltre tre decenni. Nello è stato un fratello, un amico, un infaticabile collega. Avremo modo di scriverne. Di certo, il Corriere senza di lui non sarà più lo stesso.