Estate luttuosa per la cultura e l'informazione gelese

Estate luttuosa per la cultura e l'informazione gelese

Mai una estate così luttuosa per la cultura e per l’informazione gelese.

In un sol colpo, tra luglio e agosto, se ne sono andati, nell’ordine, il giornalista e poeta Federico Hoefer, storico collaboratore del nostro giornale, Nello Lombardo (nella foto in alto a sinistra), vicedirettore del nostro giornale fin dalla sua fondazione, poi il collezionista Franco Pardo, ed infine l’avv. Rosario Medoro, autore di testi storici rievocativi.

Federico Hoefer (nella foto, in alto a destra), scomparso il 2 agosto scorso all’età di 88 anni, era originario di Porto Empedocle, dove aveva vissuto gli anni dell’adolescenza e della gioventù avendo come compagno di scorribande giovanili lo scrittore Andrea Camilleri, con cui fino all’ultimo aveva mantenuto stretti seppure distanti rapporti di amicizia.

Hoefer, giornalista pubblicista, aveva svolo all’Eni mansioni di addetto alle pubbliche relazioni. Molte le sue collaborazioni al nostro giornale.
Nello Lombardo, di cui ci occupiamo qui a fianco e sotto, è venuto a mancare il 9 agosto. Lascia un gran vuoto nella famiglia del Corriere. Non era solo un collega, ma amico fraterno di tutti noi che gli abbiamo voluto un gran bene. Lo ha stroncato un male incurabile.

Il terzo ad andarsene, il 17 agosto, è stato il collezionista Franco Pardo (nella foto sotto, a sinistra), 78 anni, anche lui colpito da un male spietato. Aveva la grande passione per le foto storiche e per i cimeli bellici. Organizzava continuamente apprezzatissime mostre allestite sempre a sue spese nelle ricorrenze più importanti dell’anno. Aveva un animo magnanimo ed una grande disponibilità. Fino all’ultimo ha voluto spendersi per la città, della quale resta uno dei più importanti divulgatori della storia gelese per immagini.

E infine, l’avvv. Rosario Medoro (foto sotto a destra), cultore di patrie memorie e poeta. «Con i suoi libri e col suo impegno nella salvaguardia dei beni culturali – scrive di lui lo storico Nuccio Mulè – ha dato un prezioso contributo per restituire l’identità perduta alla nostra città». E’ venuto a mancare il 21 agosto a Trieste, dove anni fa si era ricongiunto con il resto della famiglia. Aveva 92 anni.