Tutto quello che cerchi nella musica è nella tua stanza.

(Miles Davis). Con questa frase – non molto tempo fa fra le pagine del nostro giornale – Giuseppe Tringali ci ha raccontato come è nata la sua passione per la musica. Per la serie “a volte ritornano”, il batterista gelese ha di nuovo fatto tappa in città ma stavolta accompagnato dalla sua band Urban Fabula e da una personalità di spicco nel mondo della musica, Gegè Telesforo. Un’occasione imperdibile quella di cui la città di Gela ha potuto godere sabato 17 gennaio presso il teatro Eschilo partecipando all’evento musicale intitolato Urban Fabula meets Gegè Telesforo.


La band composta da Seby Burgio al piano, Alberto Fidone al contrabbasso e dal padrone di casa Peppe Tringali alla batteria ha incontrato appunto il polistrumentista, compositore, vocalist raffinato e innovatore della tecnica scat (capacità di improvvisare vocalmente), Eugenio Roberto Antonio Telesforo, in arte Gegè. Originario di Foggia ma conoscitore di una buona parte di mondo, in particolare di quel mondo che riguarda il suo genere musicale jazz e fusion, Telesforo è un nome noto ai più soprattutto per la collaborazione con Renzo Arbore nelle sue trasmissioni.

 

Un’ora e mezza di musica che gli Urban Fabula hanno regalato al pubblico in sala accompagnando con professionalità ed emozione il maestro dello scat. E di emotività si può parlare poiché la band formata dai tre giovani musicisti siciliani si è esibita nella città natale di Peppe Tringali, al cospetto non di un pubblico qualsiasi – come spesso avviene quando si suona in luoghi poco conosciuti – ma di una platea amica che ha applaudito più e più volte nel corso della serata e ha guardato con ammirazione un Tringali emozionato forse più di tutti gli altri sul palco, ascoltando nei dettagli le peculiarità artistiche del pianista, del contrabbassista e del vocalist, protagonista indiscusso della serata.


I brani eseguiti tratti dalle pubblicazioni recenti di Gegè Telesforo hanno trovato conclusione nel brano Next, che si apre con un dolce fischiettio quasi fosse una ninna nanna per la figlia di dieci anni e per i figli del mondo, perché possano vivere un futuro pieno di bellezze non ancora viste e possano credere che il mondo è un bel posto in cui vivere. «Sarà bellissimo il futuro, sarà bellissima la musica e sarà bellissima la ‘mpepata di cozze’, afferma Telesforo congedandosi dal pubblico e scherzando sulla quantità e qualità del cibo gustato a Gela.


«La collaborazione con Gegè – afferma Peppe Tringali – comincia nel 2013 al Messina seajazz festival per la direzione artistica di Giovanni Mazzarino. Telesforo era stato coinvolto come docente di canto e per un concerto. Ad accompagnarlo sia durante la masterclass che durante lo spettacolo fummo noi, Urban Fabula. Sin da subito rimase entusiasta del trio tanto che circa un mese dopo ripetemmo l’esperienza al Jazz Festival di Ortigia che sancì il nostro percorso insieme.

 

Abbiamo veramente suonato tanto e in situazioni diverse. Dai Jazz club, ai teatri, alle piazze. Tutto questo non ha fatto altro che consolidare il sound del gruppo e l’intesa tra di noi che hanno fatto la differenza. Stiamo già lavorando per il nuovo tour. La prossima estate si preannuncia ricca di impegni anche fuori dalla Sicilia. Condivideremo il palco con un altro musicista eccezionale, Alfonso Deidda, sassofonista e polistrumentista di grande classe e raffinatezza, che darà il suo apporto impreziosendo ancor di più il lavoro».


Reduci da una prima fatica discografica che ha dato il nome alla band, gli Urban Fabula stanno ultimando il secondo disco, un progetto musicale che porteranno nei Jazz Festival più prestigiosi, italiani ed internazionali. Come quando si decide di mettere in gioco qualcosa di prezioso, così è stato per questo evento di grande caratura culturale e musicale che ha insinuato nel cuore di ognuno dei musicisti grande adrenalina ma anche timore perché «non credo – continua Tringali – sia semplice, in questo momento di crisi, riuscire a riempiere un teatro come l’Eschilo. Gela ha una grande tradizione musicale, sia classica che moderna e merita cose belle e di qualità, lo meritano gli appassionati e i curiosi. Ascoltare un bel concerto, andare a teatro, vedere una mostra, significa prendersi cura di se stessi, della propria anima. Questo è il principio per rendere migliori le cose intorno a noi e alle persone a cui teniamo. E’ stata una serata magica e di grande emozione per tutti noi».