In mattinata è stato ufficializzato il ritiro della candidatura a sindaco di Bartolo Scrivano, che con il suo Patto Civico era stato il primo ad proporsi per la poltrona più alta del Comune. Nella sede del 1° circolo del Pd, in via Parioli, quartier generale di Miguel Donegani, Bartolo Scrivano si è presentato con l'ex parlamentare regionale del Pd, che di recente ha sposato la causa del Pdr (Patto dei Democratici per le Riforme), federato con il Pd a livello regionale e nazionale. Ai due si è aggiunto il sindaco Angelo Fasulo, il quale ha accolto con compiacimento il nuovo sostegno di Scrivano.
«Ho fatto questa scelta – ha detto Scrivano – per la gran confusione che si era creata nell'elettorato a seguito della proliferazione smodata dei candidati a sindaco». Quando gli è stato fatto notare che fino a due mesi fa era in netto contrasto con la politica dell'amministrazione Fasulo, Scrivano ha risposto che volendo mantenere il suo impegno politico, seppure non si candiderà neanche per il Consiglio comunale, fra le tante proposte ricevute, ha ritenuto aprire un dialogo con Donegani, quindi con Fasulo, pur partendo con quest'ultimo da posizioni diverse. Insomma, per Scrivano è preferibile discutere sui programmi con il sindaco uscente – confrontandosi sulle cose che vanno fatte o corrette – che con altri candidati a sindaco, i quali di tutto stanno parlando tranne che di programmi seri in direzione dello sviluppo e dell'occupazione.
Miguel Donegani, che si considera il traghettatore di Scrivano verso Fasulo, ha detto che bisogna ricreare le condizioni per fare in città vera politica.
«Da dirigente politico – ha detto l'ex parlamentare regionale – ho individuato in Scrivano una risorsa per la causa del Pdr e del Pd. Non ha chiesto nulla e questo ha favorito il passaggio del suo Patto Civico al Patto dei Democratici per le Riforme, e quindi il sostegno al sindaco uscente Fasulo, del quale si può dire che poteva fare di più in questi cinque anni ma che certamente ha fatto anche molto».
Fasulo ha avuto parole di apprezzamento per la decisione di Scrivano. «E' un segnale che la città deve cogliere come un fatto positivo. E' stata fatta un'operazione di sintesi e come tale tutta a vantaggio del corpo elettorale. Insieme discuteremo sulle cose da fare o da correggere».
Riguardo al protocollo con l'Eni, tutti e tre hanno convenuto sull'esigenza di una revisione migliorativa.
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