Rassegna Cunta al top della qualità

É calato il sipario sulla quinta edizione della rassegna Cunta, organizzata dall'associazione culturale Daterreinmezzoalmare. Ultimo ospite è stato il giudice Carmelo Asaro.

L'unico italiano, in mezzo a ospiti internazionali, che quest'anno hanno caratterizzato gli appuntamenti. I sette relatori che hanno occupato il palco del Tropicomed, hanno confermato la qualità della rassegna che ha sempre gettato uno sguardo introspettivo sul nostro tempo. Diversi i temi trattati durante gli incontri, che si sono sempre rivelati di ampio spessore culturale. Un'indagine multidisciplinare che ha spaziato dal giornalismo con il francese Eric Jozsef, all'arte con l'artista turca Sukran Moral, dall'urbanistica con il docente tedesco Roul Bunshoten, alla letteratura e storia contemporanea con, rispettivamente, la docente ceca Alice Flemrova, e la docente tunisina Kmar Bendana. Tutti temi attuali quelli trattati, e un pubblico che ha condiviso con l'ospite spunti e idee.


«I temi trattati – ha detto Emanuele Tuccio, direttore scientifico della rassegna – sono stati tutti pertinenti e contemporanei. Legati ai fatti di cronaca, anche distanti da noi, ma resi particolarmente vicini e condivisi».
Dall'attentato a Charlie Hebdo, alla primavera araba, e la condizione della donna nella Turchia di Erdogan, le conferenze hanno fatto toccare quasi "con mano" realtà lontane, grazie a testimoni d'eccezione. L'evento di anno in anno ha dato dimostrazione di una qualità sempre in crescita.


«Gli ospiti internazionali - ha detto Tuccio - hanno fatto di Cunta.15 un'edizione di rilevanza straordinaria. Tutti hanno dato la loro disponibilità di partecipazione alla rassegna in modo gratuito. Tutti i relatori di Cunta, fin dalla prima edizione, sono stati di qualità, e questo rende più semplice l'adesione dei nuovi ospiti».
In numero crescente anche il pubblico di Cunta, la campagna di tesseramento ha avuto un grande riscontro e i soci sono arrivati a 200


«Questo – ha sottolineato Tuccio – è un evidente segno di condivisione di un progetto, al di là della partecipazione. In questa edizione abbiamo avuto circa 60 nuovi tesserati. Si tratta di gente che si è associata spontaneamente e, considerando che la fruizione degli eventi Cunta è gratuita, questo vuol dire sentirsi parte integrante della rassegna».
Cunta, che ha raggiunto delle dimensioni regionali, e che appartiene agli eventi importanti della città di Gela, nasce da un'iniziativa privata che non ha mai usufruito di finanziamenti pubblici. Da due anni la rassegna ha incluso il Club delle imprese per la cultura, presieduto da Nicola Gennuso.


«Sono sempre di più - ha commentato il direttore scientifico - le imprese che hanno aderito al progetto Cunta. Anche la partecipazione degli Ordini professionali diventa sempre più consistente, e quest'anno si è aggiunto anche quello degli architetti. Tutte le serate hanno rappresentato un valore importante per le varie professioni».
Lavoro sinergico, condivisione di passioni, attitudini e curiosità sono sempre stati fin dall’inizio gli ingredienti della rassegna. E questi ne hanno determinato il successo. La rassegna Cunta, che da due anni è presieduta da Salvatore Morreale, fa parte della vita culturale della città e tutti ci aspettiamo una sesta edizione.


«Dobbiamo ancora valutare – ha detto Tuccio – se e come procedere. Con Cunta.15 la rassegna ha esaurito il potenziale, è difficile realizzare un'altra edizione di qualità superiore. La formula è ben riuscita, ma bisogna pensare a qualcosa di diverso, oppure continuare con ospiti importanti, che sono quelli a cui il pubblico è ormai abituato»
Il direttore scientifico non ha escluso che quella di quest'anno sarebbe potuta essere l'ultima edizione di Cunta. Magari il direttivo di Daterreinmezzoalmare deciderà di ripartire con una nuova idea, ma ancora è presto per dire quale possa essere la strada che verrà intrapresa. Noi invece ci auguriamo di poter scrivere sull'inaugurazione di Cunta.16