Parco eolico, telenovela ai titoli di coda

Udienza cruciale  oggi, presso il Tar Sicilia, in merito al ricorso contro la realizzazione del Parco Eolico Off Shore, costituito d 38 pali e da realizzarsi a 2 miglia marine dal bagnasciuga antistante il Castello di Falconara, da parte della Mediterranean Wind Off Shore di La Spezia, proposto dal Coordinamento composto dai comuni di Licata , Butera, Gela, P. Montechiaro Agrigento, dalle ex Province di Agrigento e Caltanissetta e dai Comitati No Peos di Licata, Butera e Gela.

La stessa proponente, fino ad oggi , nei precedenti gradi di giudizio era stata affiancata dalla Avvocatura dello Stato che rappresentava gli interessi del Ministero dell’ Ambiente. In sua sostituzione e su richiesta della stessa, stava presentandosi l’ Avvocatura Regionale, che avrebbe dovuto farne le veci. Cogliendo la contraddizione, i nostri legali hanno spinto il Giudice della Corte a sciogliere immediatamente i dubbi emersi, chiarendo subito come poteva essere ammessa una Avvocatura , quella Regionale, al dibattimento se la Regione Sicilia in precedenza , con due Pareri ed una delibera , si era apertamente pronunciata contro la realizzazione dei parchi eolici lungo le proprie coste.

 

Lo stesso legale, in grande imbarazzo si era dichiarato non idoneo a sciogliere il dubbio ed avere necessità di chiarire la cosa in seno al proprio ufficio. Il Presidente della Corte, a questo punto proponeva un doveroso rinvio dell’udienza a data da destinarsi, ma in ogni caso, non prima della seconda metà di ottobre.

 

Comunque i nostri legali avevano avuto modo di verbalizzare la richiesta della nomina di un Ctu che facesse emergere le tante incongruenze in merito al corridoio utilizzato dalla avifauna migratoria ritenuto non costituente un pericolo verso le specie a rischio di estinzione e anche alla diffida della Soprintendenza del Mare di realizzare l’ opera senza aver indagato i fondali alla ricerca di possibili reperti.

 

Fatta rilevare inoltre la non compatibilità della realizzazione del Parco rispetto a quanto previsto nel Piano Energetico Regionale, che in questi casi fissa la distanza da rispettare in cinque miglia marine e non a due come si vorrebbe realizzare l’ opera.  Se consideriamo che , per legge , le scadenze sono fissate alla fine di settembre, pensiamo di non sbagliarci se sosteniamo di poter dire di essere ai titoli di coda  di una...  telenovela che per noi è durata anche troppo.

 

(Per il Comitato  No Peos Gela: Maria Ferrera e Giovanni Iudice)