In discussione al Senato tiene banco il disegno di legge sullo Ius soli, con forti contrasti tra le forze politiche impegnate in una sorta di braccio di ferro.

Intanto, cosa si intende per Ius soli? «Ius soli (dal latino, letteralmente, «diritto del suolo») è un'espressione giuridica che indica l'acquisizione della cittadinanza di un dato Paese come conseguenza del fatto giuridico di essere nati sul suo territorio indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori. Esso si contrappone allo ius sanguinis (o «diritto del sangue»), che indica invece la trasmissione alla prole della cittadinanza del genitore. (fonte: Wikipedia).

A margine dei significati e del merito della legge, c’è da fare qualche considerazione.

 

Alla base dello Ius soli, e non solo di questo, ci sta un processo di femminilizzazione europeo che viene da lontano, ma che ha subito una fortissima accelerazione nell'ultimo dopoguerra, e soprattutto dopo gli anni ‘60. Il trend di femminilizzazione era già iniziato con il progredire del matriarcato nel mondo greco. Già durante la guerra di Troia, circa mille anni prima di Cristo, il pensiero femminile aveva incassato la prima grande vittoria sotto le mura, con lo stratagemma del Cavallo da parte di Ulisse, che incarna il nuovo modello di eroe maschile femminilizzato nel pensiero e nella parola. Mentire, recitare, tramare, ingannare sono le arti femminili che meglio si prestano alla vittoria, anche quella militare, perché d'ora in poi quello che conta in società non è più l'onore, la morale , la correttezza, la partecipazione, ma la vittoria che deve essere ottenuta ad ogni costo. Morale ed Onore diventano d'un colpo ferri vecchi, strumenti dell'antico patriarcato maschilista e vanno in soffitta.

 

La presa del potere femminilizzato attende altri 500 anni e nel IV a.C. la polis di Atene (vedi le tragedie greche di Eschilo, Sofocle, Euripide) lo istituzionalizza, dalla legge del sangue e della vendetta personale(antiche leggi maschili ) si passa alle nuove leggi sociali dei tribunali cittadini (leggi femminili). Nasce il concetto di giustizia e di diritto, amministrati nei tribunali da giudici che applicano le leggi varate dai vari parlamenti europei ormai femminilizzati. Il prodotto culturale femminile necessità di una nuova religione per potere diventare potere reale riconosciuto ed osservato: Il Cristianesimo. 

 

Il cristianesimo altro non è se non la cultura spirituale femminile che opera in virtù di una fortissima alleanza fra la madre ed il figlio contro il padre. La base economica di questa cultura sta in una economia agricola e marinara, in contrapposizione della precedente economia pastorale e nomade maschilista che si era espressa spiritualmente nell'ebraismo e che in parte si reincarna nell'Islam, ancora nomade e pastorale, e che pertanto rimane maschilista.

 

Da questo punto di vista le guerre a cui l'Europa cristiana è andata incontro dopo l'anno mille (le crociate) contro l'Islam altro non sono che guerre della femminilità contro la mascolinità. Oggi, dopo la fase militare dello scontro, durata circa mille anni, la femminilità europea, che si sente abbastanza forte economicamente e culturalmente, si dichiara pronta ad accogliere masse sterminate di poveri musulmani provenienti dal mondo maschilista per poterli edulcorare ed ammorbidire in seno all'Europa cristiana. Si profila quindi in Europa un periodo di rimescolamento e di parziale riappacificazione fra i due modelli, quello femminile cristiano e quello maschile musulmano. Il non detto è che il mondo femminile per potere continuare a vivere di/e nella sovrastruttura (musica, canto, recitazione, pittura, scultura, poesia, scrittura, giornalismo etc) necessita di una nuova e forte base di manovalanza economica che si occupi di agricoltura, di pastorizia, di industria, e che produca abbastanza benessere materiale da potere mantenere in equilibrio questo sistema. 

 

Il capitalismo globale, con la sua tecnologia e la promessa di sempre e maggiori comodità, è alleato con il cattolicesimo in questo processo di integrazione e di rimescolamento di popoli, dopo il fallimento del marxismo macho e comunista e la sua revisione socialdemocratica e femminile. Su di un punto cristianesimo e capitalismo rimangono in forte contrasto, l'Uomo come fine (cristianesimo) o l'Uomo come mezzo, (capitalismo). Come addivenire ad una integrazione e ad un superamento di questo contrasto è la vera sfida a cui l'Europa deve dare una risposta. Ma l'Europa che conosciamo noi cristiana e femminilizzata sembra in fase di superamento con l'avvento di masse sterminate di popoli islamici e mascolinizzati. La risposta sarà quindi il frutto della sintesi fra tesi, cristianesimo, e antitesi, islamismo. verso un nuovo assetto ed una nuova coesistenza.