Stavolta la presidente del Consiglio comunale Alessandra Ascia (nella foto) non ci ha perso tempo. Non ha aspettato il tempo massimo di un mese consentito per portare in aula la richiesta di mozione di sfiducia presentata lunedì scorso dalla coalizione del centrodestra e firmata da alcunu del gruppo misto. Stamattina la Ascia ha preso carta e penna ed ha convocato il Consiglio che presiede in seduta straordinaria, per venerdì prossimo, 22 dicembre, alle ore 10, con all'ordine del giorno un solo punto: Mozione di sfiducia al sindaco.
Ad accelerare i tempi, molto probabilmente, sarà stata l'improvvisa nomina dei tre nuovi assessori che mancavano per completare la giunta. Cosa che è avvenuta, a sorpresa, ieri pomeriggio. E' anche probabile che questa iniziativa del sindaco potesse nascondere una strategia per spiazzare il Consiglio comunale che, qualora non avesse approvato il bilancio entro i termini previsti per legge, avrebbe potuto rischiare la decadenza. Questo avrebbe mantenuto in sella il sindaco e la giunta, ma non il Consiglio, chiamato fuori, e quindi inoffensivo in chiave sfiducia.
Certo è che chi ha consigliato al sindaco questa mossa non gli ha reso un favore. Anzi, lo avrebbe danneggiato. E possiamo anche immaginare chi può essere stato.
Se il Consiglio lo manda a casa tempo una settimana, invece, si azzera tutto e si va alle elezioni in primavera, con un commissario nominato dalla Regione per gestire i prossimi tre mesi,
Nessuno vorrebbe essere nei panni dei quattro nuovi assessori, che forse batteranno il record negativo di durata: una settimana Melfa, Caci e Granvillano, dieci giorni Giambattista Mauro.
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