Concerto Mannoia: si potevano evitare certe figuracce

Un evento musicale favoloso quello del 31 luglio 2014 alle Mura Timoleontee, un momento magico irradiato dalle stelle il concerto di Fiorella Mannoia (nella foto). Se la performance della Mannoia è stata raffinata e di pregio, non lo stesso può dirsi per la conduzione e gestione della serata da parte del promotore locale.


Mi riferisco al furgoncino da lavoro, inequivocabilmente di proprietà del fiorista Salvatore Migliore, parcheggiato accanto al paco, che accoglieva i partecipanti alla serata al posto delle assistenti all’evento.
Mi riferisco all’altra circostanza, veramente incresciosa, accaduta appena la Mannoia è salita sul palco per iniziare la Sua esibizione canora.


A fare da padrone di casa e congedare in maniera sobria e galante l’artista non è stato, come avrebbe dovuto essere, l’assessore allo Sport e Turismo né tanto meno il Sindaco, presenti alla manifestazione, bensì il fiorista Salvatore Migliore in quale, accompagnato sul palco dall’assessore allo Sport e Turismo, in maniera poco consona a quanto le circostanze avrebbero richiesto ha letteralmente strappato di mano il microfono alla cantante per omaggiarla con un discorso banale oltre che tedioso. Oltretutto non credo che mostrarsi sul palco con la camicia sbottonata e le maniche arrotolate sui polsi sia il modo più consono di presentarsi ad un ospite e di rappresentare una cittadinanza a nome della quale si parla!
Ritengo che queste cose succedono per la superficialità con cui vengono delegati i compiti che, per dovere e per impegno assunto, spettano agli organi istituzionali, e per la passività con la quale i gelesi tollerano situazioni deplorevoli ed esecrabili.
Gela ed i Gelesi non meritano tutto ciò!


Daniela Cammalleri