Sulla Tari si scatena l’ira del sindacato Ugl

Sulla Tari si scatena l’ira del sindacato Ugl

Il segretario dell’Ugl Utl provinciale di Caltanissetta-Gela, Andrea Alario (foto a destra) esprime la propria netta e ferma contrarietà all’aumento spropositato della tassa sui rifiuti a Gela, ovvero la Tari, maggiorata dal Commissario straordinario Rosario Arena (a sinistra) , quest’ultimo chiamato dal presidente della Regione Musumeci a guidare il comune di Gela dopo la sfiducia al sindaco Domenico Messinese


Parliamo di un’autentica stangata non di pochi spiccioli, ma un’impennata assurda che vede in ascesa il precedente importo pari a 7.000.000 di euro, fino a raggiungere il valore di 11.000.000 di euro complessive della Tari in capo alle famiglie gelesi che dovranno mettere per l’ennesima volta le mani nelle tasche, quando ormai non hanno più neanche la cinghia da stringere.

«Un aumento, peraltro, cui non corrisponderà un miglioramento dell’attuale servizio – incalza Alario – poiché tutto ciò appare inverosimile qualora dovessimo paragonare la città di Gela ad altri centri con gli stessi standard in termini di popolazione, economia ed espansione territoriale, che con Tari molto più basse, riescono a renderli alquanto più vivibili».

Invero, è sotto gli occhi di tutti lo stato in cui verte la città di Gela, perlopiù sporca, poco curata, nonostante la pratica ormai avviata della raccolta differenziata.
“Sono qui per volontà di Dio e Musumeci". Queste le parole dette dal Commissario straordinario ai giornalisti all’indomani del suo insediamento. Alla luce di tale slogan, non possiamo credere che Dio abbia tanto in odio i cittadini di Gela, poiché il salasso che si sta praticando sulla pelle dei gelesi, va al di là delle volontà Divine, e più sulla superficialità umana.

Basterebbe che il Commissario Arena, tornasse a riflettere sul suo modus operandi, facendo un passo di lato e iniziasse con metodi più ragionevoli a rivedere la formula nel rispetto dei cittadini, nonché dei commercianti e delle ormai residue realtà produttive cittadine.

Non possiamo neppure immaginare che per volontà Divina, si dovesse dismettere un servizio, quale la refezione scolastica, cui garantisce oltre che un limite alla dispersione scolastica mantenendo gli alunni impegnati a scuola nelle loro attività didattiche, anche una realtà occupazionale di insegnanti e operatori, circa 400, che a partire dal prossimo primo gennaio, andrebbero ad ingrandire le file dei disoccupati e ciò la città di Gela, non può permetterselo.

Confidiamo a tal punto, in un impegno proficuo del prefetto e del presidente della Regione Musumeci, affinché possano essere messi in atto dei piani diversi da quelli progettati dal Commissario Arena, con meno ripercussioni sulla economia di una città ormai spettatrice di eventi negativi,

laddove mentre si parla da un lato di rilancio economico, dall’altro si opera affinché penda sempre sulle spalle dei cittadini, la famosa spada di Damocle pronta ad infilzare i più deboli e ciò a favore della solita approssimazione e della scarsa profondità di chi non vive a fianco dei cittadini.

Andrea Alario segretario provinciale Ugl Utl di Caltanissetta-Gela