Intervista all'assessore plurideleghe in quota Pd Grazia Robilatte: «Fare squadra, è questa la sfida della giunta Greco»

Intervista all'assessore plurideleghe in quota Pd Grazia Robilatte: «Fare squadra, è questa la sfida della giunta Greco»

Cinque deleghe (Bilancio, Tributi, Ambiente, Patrimonio, Agricoltura) per la dott.ssa Grazia Robilatte (nella foto), neofita della politica, alla sua prima esperienza come assessore comunale (papà e fratello in politica prima di lei). «La sfida della giunta Greco è quella di fare squadra, mettendo al bando i personalismi, dannosi alla politica».


Terzo episodio nella carrellata delle interviste dedicate ai 5 assessori nominati in prima battuta dal sindaco di Gela, Lucio Greco. Tocca alla dott.ssa Grazia Robilatte (nelle foto), alla sua prima esperienza amministrativa, ma con deleghe a dir poco pesanti.

– Può raccontarci come ha vissuto questi primi mesi da neofita, in una Giunta espressione peraltro di una coalizione con dentro Forza Italia e Partito Democratico?
«La percezione di una politica come un “affari per pochi” mi impediva di riflettere che questa città è anche la città dei miei figli, destinati altrimenti all’esodo come tanti altri giovani. La voglia di dare il mio contributo e cambiare quello che non va, dunque, è ciò che mi ha spinto a scendere in campo. Certo, tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare .... ma francamente non mi aspettavo una tale unione d’intenti in Giunta. Si lavora insieme su tutto, mantenendo ognuno le proprie responsabilità sulle deleghe, unendo le competenze di tutti per risolvere i problemi della città e superando la logica desueta degli assessorati come compartimenti stagni non comunicanti tra loro. Ne è testimonianza giusto il continuo interagire tra me e l’assessore Gnoffo, rappresentanti rispettivamente il Partito democratico e Forza Italia. Quando si lavora per gli obiettivi e senza rincorrere sterili protagonismi, si governa bene pur senza perdere la propria identità. In questa partita si vince e si perde insieme: è questa la sfida della giunta Greco».

– Facciamo il punto sulle deleghe. Iniziamo dalla “patata bollente”: ambiente, rifiuti e raccolta differenziata.
«Più che “patata bollente” lo definirei un assessorato “attenzionato”. Trasparenza e chiarezza in campo ambientale sono priorità dopo anni di verità mezze dette. Non deve spaventare essere sotto la lente di ingrandimento di cittadini e magistratura, quando si agisce come abbiamo fatto con trasparenza nelle decisioni, responsabilizzazione degli attori coinvolti, ottimizzazione dell'organizzazione degli uffici del settore. Nella raccolta dei rifiuti, in attesa della gara ponte e di quella settennale, dal nostro insediamento ad oggi non c’è stato alcun costo aggiuntivo. La realizzazione del centro di raccolta comunale ci consentirà di applicare un regime premiale, di incrementare la percentuale di differenziato e fungerà da deterrente all’abbandono dei rifiuto, in quanto l’utente può depositare direttamente nel centro. Sul contrasto all'abbandono selvaggio stiamo aumentando le telecamere in uso.

Nei prossimi giorni verranno posizionati 5 eco-compattatori per il nuovo servizio che prevede delle compensazioni a coloro che immettono lattine e plastica in appositi contenitori. Le convenzioni con altri centri di compostaggio (Raco srl e Kalat Ambiente) sono intese a prevenire situazioni di emergenza in caso di non funzionamento dell’impianto di compostaggio di Gela. Sul verde pubblico, il contratto con la partecipata va assolutamente rivisto. Intanto, abbiamo pensato ai “Patti di collaborazione” per la cura delle aiuole e dei giardini pubblici mediante l'utilizzo di risorse interne ed anche esterne al comune, come singoli cittadini, associazioni, comitati di quartieri e attività commerciali che intendono volontariamente farsene carico. Sul versante cimiteriale, stiamo rivedendo il regolamento. Oltre alla costruzione di 1000 loculi, le verifiche ed i controlli sulle concessioni scadute e non rinnovate, consentono di liberare i loculi occupati e far spazio a nuovi defunti, introitando al contempo somme non indifferenti».

– E sul Bilancio, specie dopo l’approvazione del rendiconto?
«Era necessario approvare il rendiconto sebbene presentasse delle criticità, chiare all’amministrazione e sulle quali si stava già intervenendo. Con un bilancio approvato da altri, l’obiettivo dell’Amministrazione è mantenere, pur in un quadro di ristrettezza della spesa corrente, i servizi erogati ai contribuenti. Il nostro Bilancio sarà quello del 2020. I contenziosi oltre ad essere elevati come numero, sono carenti nella gestione. Al fine ancora di contenere e razionalizzare la spesa, stiamo eliminando laddove possibile - vedi l’esempio di Palazzo Pignatelli - i fitti passivi; stiamo razionalizzando l’attività di gestione del servizio a domanda, per una tariffazione adeguata; stiamo individuando tutti gli immobili concessi gratuitamente, col fine di renderli redditivi. Stiamo lavorando in tema di efficientamento energetico, come nel caso del lungomare; nella rinegoziazione dei muti già deliberata dalla giunta; nel controllo sui bilanci delle partecipate e nella ricerca di finanziamenti regionali, statali ed europei».


– Cosa può dirci in merito alle criticità ed agli interventi pensati nel campo dei Tributi?
«Invero, il momento della riscossione rimane un elemento di criticità e questo merita un maggiore sforzo in termini di risorse umane oltre che economiche. Premesso, dunque, che stiamo riformulando il regolamento sulla riscossione dei tributi, stiamo inoltre sperimentando modalità di gestione alternative di riscossione coattiva, attraverso lo strumento dell’ingiunzione fiscale al fine di comprendere i vantaggi e le criticità rispetto all’ordinario metodo di riscossione coattiva costituito dal ruolo; stiamo incrementando il settore in termini di risorse umane; ci stiamo attrezzando con tutti i settori interessati per una corretta gestione della Tosap e dell’Imposta sulla pubblicità».

– E sul Patrimonio comunale?
«Occorre ristrutturare sul piano organizzativo la ricognizione e la gestione del patrimonio, ma è indispensabile un potenziamento delle risorse umane e delle procedure informatiche. Stiamo provvedendo a redigere il regolamento relativo alle manifestazioni d’interesse per l’assegnazione dei beni immobili; stiamo procedendo con gli sfratti verso coloro che sono inadempienti da anni, come nel caso della Villa comunale; si sta valutando a seguito di un incontro avuto col direttore generale dell’assessorato all’Energia una proposta finalizzata all’esecuzione dell’opera garantendo il corrispettivo degli espropri, vedi il caso Agroverde e si sta partecipando ad un bando relativo alla sopra citata “Agenda urbana” per la riqualificazione di immobili di proprietà comunale da adibire ad alloggi sociali, la cui graduatoria per l’assegnazione, peraltro, è stata riaperta».

– Chiudiamo la rassegna delle deleghe con un comparto di cui si parla sempre di meno: l’Agricoltura.
«Continuare a sostenere l'agricoltura invece è proprio l’imperativo categorico di questa Amministrazione: ecco perché una delega specifica. Fin da subito mi sono attivata al fine di stimolare l’accordo di Programma Quadro tra ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), Regione Siciliana ed Eni che prevede la fornitura di acqua potabile, ma anche, il prelievo dell’acqua fluente dal torrente Terrana Ficuzza, che oggi perviene a mare, con l’invio di tale acqua alla condotta, che si diparte dalla barriera posta sul fiume Dirillo e che porta tale fluido al lago Biviere. Altro sollecito riguarda il ripristino della diga Disueri. Abbiamo presentato ricorso, al fine di inserire nelle aree svantaggiate Gela per partecipare ai bandi specificatamente previsti. Finalmente si è dato inizio all’operatività del Gal, con fondi a disposizione che il nostro territorio aspetta da tempo. Ci sono 6 milioni di euro per la valorizzazione e gestione di risorse ambientali e naturali, attraverso la sottomisura 19.2 del Psr Sicilia 2014/2020. Faremo tutto il possibile per scongiurare la chiusura della condotta agraria».

– Cosa ne pensa di questo continuo tira e molla a proposito dell’allargamento della giunta, nonché del muro contro muro tra maggioranza ed opposizione?
«Le nomine sono una prerogativa del Sindaco. A lui spetta pure decidere sui tempi, consultando partite e liste. E’ ovvio che ci sarà una ridistribuzione delle deleghe ed immagino che le mie saranno ridimensionate, ma ciò non mi porta a trascurarne neanche una. Nei rapporti tra maggioranza ed opposizione auspico un grande senso di responsabilità. L’opposizione non sempre l’ha avuto, soprattutto nell’ultima seduta del consiglio, non votando il rendiconto 2018. Con alcuni di loro al di fuori del consiglio comunale ho avuto modo di confrontarmi serenamente, per cui se si vuole si riesce ad essere costruttivi per la città».

 Il «Chi è» di Grazia Robilatte

Nata a Gela il 1° maggio 1969
sposata con Alessandro Candiano (bancario).
madre di due figli, Pierpaolo di 17 anni, e Marco di 13.
titolo di studio: Laurea in Economia aziendale.
professione attuale: Tributarista.
passioni, interessi, hobbies: viaggi.
deleghe amministrative: Bilancio, Tributi, Ambiente, Patrimonio, Agricoltura.
precedenti esperienze politiche e/amministrative: Nessuna.
attuale appartenenza politica: Pd.