Gela, città del “tuttappostismo”

Gela, città del “tuttappostismo”

Questa settimana mi permetto di iniziare con un ricordo, legato all’avv. Aldo Clementino, sindaco di Gela da dicembre 1972 a maggio 1976, che non è più tra noi.

Nel 1975, essendo tra i responsabili della Federazione Giovanile Repubblicana, attaccavo spesso l’amministrazione Clementino, che a nostro avviso non faceva granché per rispondere alle aspettative dei giovani gelesi. Quarant’anni fa non c’erano i social, il pensiero si manifestava con manifesti o volantinaggio, e noi criticavamo la giunta senza respiro e senza sconti.

Mi capitò di incrociare Clementino, piuttosto risentito per i frequenti attacchi, che mi sibilò: “Voi giovani repubblicani siete affetti da dismenorrea mentale”. Quella definizione non l’ho mai dimenticata, non perché fosse offensiva, anzi, ma perché era la prova della sottile intelligenza ed ironia del personaggio, che era parte di quel sistema democristiano che combattevamo, ma certo dal punto di vista personale, in quanto a capacità e competenza, non aveva bisogno di lezioni da parte di nessuno.

Sono trascorsi più di quarant’anni, e lo scontro politico, purtroppo, è totalmente cambiato. Chi la pensa diversamente da noi non è più un avversario politico da contestare ma anche da rispettare. Diventa un nemico, qualcuno da odiare, denigrare, se possibile infangare. E ci si dimentica delle cose da fare, che sarebbero semplici se solo ci fosse un po’ di buona volontà e un po’ di impegno.

Torniamo al presente. Pensavamo che dopo Fasulo fosse finito il tempo del “tuttapposto” e invece, d’incanto, scopriamo che il “tuttappostismo” è diventato metodo di governo della città. Mi riferisco, ovviamente alla “coppia più bella del mondo”, la coppia Messinese-Siciliano, che dopo tre anni di amministrazione non pare abbia portato a segno grandi risultati. Ma per Messinese, presentatosi per dare chiarimenti in consiglio comunale, è “tuttapposto”.

Il Porto rifugio è sempre insabbiato e l’iter dei lavori è in grave ritardo? Tuttapposto, il Comune ha inviato numerose lettere di sollecito. La raccolta dei rifiuti non funziona e la città è un immondezzaio permanente? “Tuttapposto”, la Tekra è stata multata per ventimila euro. Il progetto “Ciliegino” di Agroverde, detto anche il bluff del secolo, violerebbe i vincoli ambientali europei? Tuttapposto, intanto il Comune proverà ad acquisire i terreni, poi si vedrà se c’è qualche investitore e se ci sono vincoli: una cosa alla volta, per carità.

Rendiconto 2017 in ritardo, progetti del Patto per la Sicilia non pervenuti, compensazioni Eni ancora ferme? Tuttapposto, siamo in dirittra d’arrivo. Declassamento delle aree agricole, visto che la zona industriale non esiste quasi più? Tuttapposto, provvederemo. Accessi in spiaggia per disabili e viabilità al Lungomare? Tuttapposto, è garantito.
Nel frattempo il Comune dovrà restituire alla Regione seicentomila euro per il mancato avvio del centro di “Pet Therapy”, altro debito fuori bilancio che appesantisce le finanze comunali. Ma non sarà un problema, tanto è “tuttapposto”, sempre e comunque.