Calcio serie D/ Il Gela riparte dal derby di San Cataldo

Calcio serie D/ Il Gela riparte dal derby di San Cataldo

Incassato il rigetto del ricorso per la riduzione della squalifica a Sowe, il Gela (nella foto il centrocampista Simone Schisciano) è pronto – si fa per dire – per il secondo derby consecutivo siciliano di serie D, in programma domenica al Valentino Mazzola di San Cataldo, stavolta con avversaria la squadra di casa.

Una riprova, sullo stesso terreno di gioco dove i biancazzurri di Brucculeri la domenica prima della sosta ha perso il primo derby contro il Messina. Uno 0-1 che ancora brucia per l’effetto in classifica, con il Gela sbattuto fuori dalla zona play off.

L’indisponibilità dell’attaccante Sowe ha depotenziato l’attacco biancazzurro, e questo fa riflettere sulle vicende che hanno sconvolto qualche mese addietro l’assetto offensivo della squadra, che in sol colpo ha perso Alma e Bonanno. Il che è tutto dire.

Nelle condizioni date, quello che sta facendo il Gela in questo campionato ha del miracoloso, specie da quando è arrivato mister Brucculeri. Il tecnico mazzarese ha trasmesso a tutta la squadra le sue forti motivazioni, a parte qualche scivolone inaspettato.

Per la trasferta di domenica a San Cataldo, si dovrà ancora una volta fare i conti con le assenze, tra infortuni e squalifiche. Fuori il già citato Sowe, come La Vardera, entrambi per squalifica. Nella lista c’è da aggiungere il portiere titolare Castaldo, che non si è ancora ripreso dall’infortunio subìto qualche settimana fa in cassa del Roccella. Unica nota positiva, il quasi certo recupero di Ragosta, che con i suoi 6 gol si sta rivelando assai prezioso in chiave “operazione salvezza”.

Abbiamo per una volta tralasciato l’handicap dell’indisponibilità del Presti. D’altronde, con chi prendersela. Il commissario del Comune Arena ha gettato la spugna, dopo aver dato l’impressione di poter risolvere, magari con un intervento tampone, il problema. Ce la prendiamo con l’amministrazione Messinese? Qua forse qualche responsabilità c’è stata. Lasciamo stare la politica e pensiamo al prossimo gravoso impegno di campionato.