Rimonta doveva essere e rimonta è stata: l’Albert Nuova Città di Gela, domenica 15 giugno, ha conquistato la tanto attesa e meritata promozione in serie B2, riportando la città dopo tanti anni nel panorama pallavolistico nazionale.
La perfezione esiste, e la partita di ritorno contro il Misterbianco – dopo la sconfitta per 3-0 all’andata – è stata l’emblema della stagione da incorniciare delle giallorosse, capaci di imporsi per 3-1 e successivamente dominare il Golden Set.
Troppo brutta la squadra vista in esterna, guerriera e determinata quella vista al Palalivatino, che non ha lasciato nulla al caso, riportando i valori della contesa su quelli che erano facilmente prevedibili alla vigilia del doppio confronto, rimarcando che non a caso si vincono 20 partite in 20 giornate di campionato e non a caso si chiude la stagione regolare con un margine di più di 10 punti dalla seconda, che era proprio l’Original Kondor.
Una crescita costante, tenendo fede a quelli che erano i pronostici della scorsa estate, che vedevano Gela e Zafferana candidate al salto di categoria e così è stato. Una squadra, quella guidata da Massimo Bonaccorso, di assoluto livello per la categoria, con poca differenza tra titolari e cosiddette riserve, tutte hanno dato un contributo fondamentale alla conquista del desiderato obiettivo.
Tornando a quella che è stata la sfida promozione, su tutte ha spiccato Sara Pace, che nella gara decisiva si è dimostrata determinante dando un grande contributo alla conquista del match.
Ma bisogna sottolineare la grande prova di tutto il gruppo, da Nicol Cherepova in cabina di regia – ad alti livelli soprattutto negli ultimi mesi dopo essere arrivata nella finestra invernale di mercato – a Darya Hurenko e Clelia Torre, che a suon di punti hanno trascinato la squadra, passando per le centrali Selly Gambini e Neli Todorova, che dell’esperienza fanno il loro punto di forza, chiudendo – e non per ordine d’importanza – col capitano Lorena Tilaro, che a Gela aveva già conquistato una promozione dalla B2 alla B1 e dopo molte stagioni lontana “da casa” è tornata due anni fa con appunto l’obiettivo di ripetere quello che in passato era già stato fatto.
Non trascurando, come scritto in precedenza il resto del gruppo, Francesca Valenti, Corinne D’Antoni, Miriam Murvana, Samantha Buscemi, Flavia Bellassai e Matilde Catalano, tutte quando chiamate in causa si sono fatte trovare pronte.
La Nuova Città di Gela, con la vittoria del campionato di serie C, ha centrato la terza promozione in tre anni stabilendo un record, raccontato con gioia da Massimo Bonaccorso, uno dei principali artefici di questo cammino con pochi precedenti:
«Conquistare l’accesso in serie B2 è un grande traguardo che ci riempie ovviamente di gioia. Sapevamo che ribaltare la sconfitta di Misterbianco era possibile, bastava giocare come sappiamo fare e come abbiamo fatto nel corso dell’anno. La prestazione è stata ottima e ci ha portato a festeggiare davanti al nostro pubblico, che è stato calorosissimo.
Il Palalivatino pieno fa sempre un certo effetto e dobbiamo ringraziare tutti i presenti che non ci hanno fatto mancare il supporto dal primo all’ultimo punto.
Riguardo la partita – continua – in settimana abbiamo lavorato su quelli che potevano essere gli errori commessi, ma soprattutto il lavoro più importante è stato fatto sotto l’aspetto mentale, rimarcando anche nel discorso che ho fatto alle ragazze nello spogliatoio prima della partita, il valore di ognuna di loro ed il nostro valore come squadra, che dovevamo dimostrare più di altre volte, e gli sguardi determinati mi hanno fatto capire che da li a poche ore sarebbe stato possibile festeggiare.
Complessivamente se devo dare un voto alla stagione è 9, non 10 perché penso che contro Zafferana, nei primi playoff, avremmo potuto far meglio». Bonaccorso al termine della gara ha ufficializzato la decisione di lasciare la panchina per d
edicarsi ad un ruolo dirigenziale: «La nostra storia è nata per caso, in spiaggia, tre anni fa ed era quasi impensabile poter dire oggi di essere in serie B2. Tre anni di vittorie che entrano nella storia e penso che questo ciclo sarà irripetibile.
La decisione di dedicarmi in futuro ad un ruolo dirigenziale, l’ho già presa da qualche mese, non ci sarà un ripensamento come Ranieri con la Roma.
Ho fatto alcune valutazioni ed io in primis sono consapevole che per affrontare al meglio un campionato di serie B2 serve un tecnico navigato per la categoria e che soprattutto si possa dedicare totalmente al ruolo di allenatore, vivere il gruppo dentro e fuori dal campo e questo per motivi lavorativi mi verrebbe molto complicato. Sono sicuro che sull’allenatore faremo tutti insieme un’ottima scelta».
Tra i principali fondatori della Società c’è il direttore sportivo Fortunato La Rosa, il primo a credere che si potesse costruire qualcosa di importante e tra i primi a credere nella rimonta di domenica:
«Sul nostro valore non ho mai avuto alcun dubbio, tantomeno ho avuto dubbi sul fatto che potessimo conquistare la promozione, anche se inevitabilmente dopo la sconfitta di Misterbianco, soprattutto nei primi giorni, l’amarezza era tanta. L’anno è stato da incorniciare, anche il più grande degli ottimisti non avrebbe potuto immaginare di chiudere la stagione regolare da imbattuti.
Unico neo, se proprio vogliamo trovare il pelo nell’uovo, non essere riusciti a festeggiare la promozione al primo tentativo e devo dire, che nei giorni precedenti alla sfida contro Zafferana, ero fiducioso e di fatti, per metà partita, ce la siamo giocata. Ma questo è il passato, adesso ci godiamo la promozione e siamo già al lavoro per programmare il futuro.
Sul fronte allenatore sono due i profili che stiamo valutando ed indicativamente sulla scelta, già nei prossimi giorni dovremmo esserci. Poi sarà tempo di pensare alla squadra. Penso, in generale, che domenica si sia chiuso un ciclo per la Nuova Città di Gela, adesso se ne riaprirà un altro che ci vedrà impegnati in una categoria importante e allo stesso tempo difficile. Dire che puntiamo a vincere il campionato anche il prossimo anno è impossibile, ma punteremo sicuramente a dire la nostra».
C’era nella stagione 2011/12 quando la Meic Services Gela conquistò la promozione in serie B1, stravincendo il campionato di B2, ed era capitano domenica quando la Nuova Città di Gela ha conquistato il salto di categoria dalla C alla B2:
Lorena Tilaro ha legato alla sua città due ricordi indimenticabili della sua lunga ed entusiasmante carriera: «Due anni fa sono tornata a Gela con l’obiettivo di riportare la mia città in una categoria nazionale, ed esserci riuscita è un’emozione a parole difficile da descrivere, più forte rispetto a vincere altrove.
Le differenze tra quella vittoria di tredici anni fa e questa sono prettamente legate all’età e al fatto che le emozioni da giovane si vivono diversamente.
La Nuova Città di Gela per me rappresenta una famiglia, un gruppo di amici con cui aver raggiunto la B2 è meraviglioso».
Sul futuro la Tilaro ha le idee chiare: «Non ho ancora avuto modo di parlare con la Società del rinnovo, ma una cosa è certa: non è ancora il momento di appendere gli scarpini al chiodo proprio adesso che Gela torna ad essere presente ai nastri di partenza di un campionato nazionale».