Minacapilli in libreria con i “Solchi d’inchiostro"

Minacapilli in libreria con i “Solchi d’inchiostro"

Sabato 22 giugno, alle ore 18.00 presso la libreria Orlando, appuntamento letterario per la presentazione del libro "Solchi d'inchiostro", Maurizio Vetri Editore, di Filippo Minacapilli (nella foto).

Interverranno come moderatrice la giornalista Lucrezia Ferro, mentre la lettura dei testi sarà affidata all’attrice Maria Giannone e l’accompagnamento musicale ad Alessandro Lo Chiano.
Filippo Minacapilli, è nato ad Aidone-Morgantina nel 1949. Ex docente di filosofia, ha insegnato in diversi Istituti Superiori. È Giudice Onorario presso il tribunale per i Minorenni di Caltanissetta. Attività che gli consente di affrontare e approfondire dinamiche sociologiche. Collabora con giornali on line. È impegnato in attività culturali. Nel 2013, con l’aforisma “Sognare è andare oltre i confini che ci separano dagli dei”, è stato tra i vincitori del Premio Internazionale “Tre gocce d’inchiostro” promosso dall’Associazione Italiana per l’Aforisma. E nel 2015 finalista, al Premio Internazionale "M.Buonarroti" con la poesia “Tramonto Imerese”.

Nelle sue poesie affronta vari temi: la ragion di stato, i comportamenti sociali, la politica, la libertà dell’amore, dell’anima, del vivere, dell’esprimere sempre e comunque se stessi. I suoi versi sono immediati e spontanei, escono fuori dagli schemi. La sua poesia è carica di emozione e sentimenti, frutto di una notevole e profonda sensibilità, non solo! È soprattutto amore, che egli eleva alla sua donna. Ama la metafora e gli haiku, brevi componimenti poetici propri della cultura giapponese. “Solchi d’inchiostro” è la terza raccolta di poesie. Le precedenti, sono: “Magia di luce in versi” pubblicata nel 2013 e “Riflessi d’Acqua” nel 2016.

In questo nuovo libro, torna a parlare di amore, libertà, passione per l’arte e per la vita. “Lo sguardo rivolto all’amata, si confonde con lo sguardo rivolto alla natura, l’amore e la nostalgia si ripartono tra la donna e la terra natia. Un uomo innamorato della donna in quanto tale, la celebra, la esalta, la inneggia, la vive, ne canta tutti gli aspetti più vari e interessanti”. La poesia è rifugio, ma anche la strada per raggiungere una maggiore consapevolezza. “La scrittura assume una sua concretezza, un suo peso specifico, sempre diverso”.

«La nuova raccolta di poesie – ha affermato Minacapilli – vuole essere un omaggio alla bellezza, alla libertà, alla poesia. Un canto alla donna e all’amore nelle sue diverse espressioni. Poesia spontanea, intimistica, in un linguaggio semplice tendente a universalizzare sentimenti, emozioni, valori morali. I temi che attraversano i componimenti, sono: l’anima, il sogno, la luce, il sentimento amoroso e un’attenzione particolare al poeta, alla poesia e alla loro funzione.

Amo il linguaggio metaforico – ha aggiunto – con la convinzione che, soprattutto in questa realtà dominata dalla tecnologia, la poesia possa contribuire a preservare e stimolare la creatività, promuovere in ciascuno il senso estetico, la ricerca del bello. In questo – ha concluso – mi sento in sintonia col pensiero di Garcia Lorca, “Il poeta è un medium della Natura, che ne spiega la grandezza mediante le parole”. Un mio pensiero, la poesia è vibrazione dell’anima, rivela il mio modo d’essere».