Mostra di Ulisse, non è ancora aperta ed il piede non è già quello giusto.

Mostra di Ulisse, non è ancora aperta ed il piede non è già quello giusto.

Pur non essendo stata data notizia ufficiale in merito, abbiamo appreso dal primo cittadino gelese, Lucio Greco, che la "Mostra di Ulisse", da tempo già finanziata, verrà inaugurata il 22 luglio prossimo, presso il padiglione espositivo appositamente allestito per ospitare la “Nave arcaica”, accanto al relativo museo in costruzione presso il “Bosco Littorio”.

Il relitto in questione rappresenta una delle più importanti testimonianze archeologiche, storiche e dell'ingegneria navale, se non la più importante, nella storia del mediterraneo, specie quella antica. Un evento che va decisamente oltre i confini comunali e che fino ad inizio del mese era stato di fatto sottaciuto alla cittadinanza e tutta l'opinione pubblica, anche regionale e nazionale. 

Un silenzio che ha lasciato interdetti tanti utenti che sui social, tra post e commenti, hanno manifestato tutto il loro disappunto. Immediata la replica, con tanto di anticipazioni, da parte del sindaco di Gela: «la macchina organizzativa della Mostra di Ulisse - ha precisato -  procede nel suo cammino senza intoppi, e a breve si metterà in moto anche quella promozionale. Ho sentito in queste ore il Presidente della Regione, Nello Musumeci, e abbiamo stabilito che la conferenza stampa di presentazione si terrà lunedì 18 luglio alle 10.30, presso la sede catanese della Presidenza della Regione siciliana. 

L'inaugurazione sarà venerdì 22 luglio, alle ore 17. Il Comune e la Regione – ha proseguito – stanno lavorando in sinergia per un evento che ci permetterà di accendere i riflettori sulle nostre bellezze e ricchezze. La Mostra di Ulisse sarà un'iniziativa di respiro nazionale, sull'onda del grande successo della mostra a Forlì del relitto della nave greca ritrovata nei nostri fondali.

Per l'occasione, tutti i siti archeologici (dalla “Torre di Manfria” alle “Mura Timoleontee”, da “Bosco Littorio” a “Castelluccio”) verranno resi accessibili per i tanti turisti e visitatori che arriveranno in città. A quanti vorranno collaborare con noi e con la Regione per l'ottima riuscita dell'evento, voglio dire - ha concluso - che l'impegno è massimo e che non devono avere timore ad impegnarsi».

In un primo momento, si era pensato di estendere la mostra per diversi mesi, dall'estate all'autunno del 2020. Poi non se ne fece nulla, a causa del covid che non escluse invece che la mostra, per qualche settimana, si facesse a Forlì, lo scorso anno. Non pochi temono un ridimensionamento della portata dell'evento, per fretta di chiudere prima delle elezioni regionali.

Fra questi c'è lo storico rappresentante dell'associazione “Archeoambiente” di Gela, prof. Giuseppe Andrea Alessi: «alcuni, erroneamente, sono convinti che il relitto della nave greca di Gela, risalente a fine VI - inizio V secolo a.c., ritrovato da Morteo e Occhipinti, due subacquei dilettanti, nel 1988, venga esposto all'interno del “Museo della navigazione”, ma in realtà – chiarisce in premessa il prof. Alessi – verranno esposti soltanto alcuni suoi legni non assemblati, in quanto data la loro delicatezza non possono essere montati e poi smontati, all'interno dei locali della Sovrintendenza, ubicati accanto il costruendo museo.

Personalmente, sono dell'opinione – puntualizza – che il primo impatto sia importantissimo, per cui considerando che sono passati 34 anni dal ritrovamento dell'imbarcazione, bastava aspettare alcuni mesi per una sua esposizione definitiva ed adeguata anche per i non addetti ai lavori dell'architettura navale, così da vederla restaurata, con l'aggiunta eventuale dei pezzi mancanti e, soprattutto, con un modello esplicativo in scala accanto ad esso.

Si vede che - punzeccia con sarcasmo l’esponente di “Archeoambiente” - per questo "signor qualcuno", considerando che sono prossime le elezioni regionali, interessa soprattutto fregiarsi di una "medaglietta" da poter mostrare.

D'altra parte di questa mostra – conclude poi, interrogandosi - ancora oggi si sa poco e nulla, compreso quanto tempo rimarrà aperta, mentre in genere per tali tipi di avvenimenti si dà notizia anzitempo con ampio margine».

Il prof. Alessi mostra non poche riserve sull logistica, in particolare se il Museo archeologico di Gela rimarrà chiuso per questo “pseudo ingrandimento” e ricorda che il 19 novembre scorso, la sua associazione ha protocollato un progetto per lo spostamento dell'ingresso sul lato est del Parco Archeologico di Caposoprano (di fronte ai due bar esistenti in viale Indipendenza) con idonea area di sosta per pullman e autovetture, nonché per le bancarelle.

Nessuna risposta è arrivata. Diverse le perplessità, infine, emerse in rete sull’opportunità di una conferenza stampa di presentazione a Catania per un evento che si realizza esclusivamente a Gela.