Lo specchio della migrazione in Sicilia in trenta opere di Iudice esposte a Palermo

Lo specchio della migrazione in Sicilia in trenta opere di Iudice esposte a Palermo

Trenta opere (disegni-dipinti 2001-2012) di Giovanni Iudice, precursore del tema della migrazione in Sicilia, dal 30 maggio al 30 giugno saranno esposte nelle sale di Palazzo Sant’Elia in via Maqueda a Palermo.


Dopo i successi di pubblico e critica al Museo Diocesano di Caltagirone, la mostra “Terra di Mezzo” curata da Giuseppe Iannaccone – noto collezionista milanese e scopritore nel 1997 dell’artista – e fortemente voluta dal direttore Antonio Ticali, è stata scelta dallo staff del sindaco Leoluca Orlando per Palermo Capitale della Cultura 2018.

Il linguaggio realista e diretto di Giovanni Iudice, artista originario di Gela, diviene filo conduttore di una monografica volta al racconto, ora spietato ora commosso, dell’esistenza e del suo banale quotidiano interrotto dalla tragicità della storia attuale.

La “sicilitudine”, di sciasciana memoria, dell’artista siciliano emerge nelle opere storiche (Umanità, cm 235x300, L’Annegato, cm 190x100) e negli ultimi dipinti edonistici sui bagnanti in cui dallo smeraldo del mare e dal bianco merletto delle onde del Mediterraneo affiorano segreti e tormenti di un’umanità silente e disperata illuminata dalla luce abbacinante e accolta dalle dune sinuose della costa sud dell’isola su cui sfila un’altra umanità.

Lo scontro di due mondi apparentemente così lontani ma, nei fatti, vicini, accomunati da una tragedia esistenziale che si consuma nel frastuono di un mondo talmente veloce da lasciare indietro chi non riesce a correre. L’evento, realizzato grazie allo sforzo di numerosi collezionisti prestatori, è affiancato da partner prestigiosi come Elenk’Art - fondazione leader in Sicilia a sostegno dell’arte – nata dall’idea del collezionista Francesco Galvagno.