Si è concluso domenica sera il percorso di alternanza scuola-lavoro per gli alunni del Liceo Classico “Eschilo” e per gli alunni del Ginnasio che hanno frequentato il laboratorio di teatro classico, con la rappresentazione del cammino di Oreste.
Grazie all’accordo siglato tra il ministero dell’Istruzione e la Federazione italiana teatro amatoria (Fita), per la prima volta, quest’anno, il progetto di Alternanza è stato dedicato al linguaggio del teatro con l’obiettivo, non di creare attori, ma di proporre il teatro come strumento per una crescita individuale e per far capire ai giovani quanto sia importante avere un obiettivo comune e lavorare insieme, trasformando un’esperienza di questo genere prima di tutto in una grande esperienza di vita.
Il laboratorio teatrale è stato curato dalle docenti Laura Cannilla, Tiziana Guarneri, Concetta Massaro e Lella Oresti, mentre il percorso di Alternanza scuola-lavoro è stato realizzato con la cooperativa Punto Improprio di Giancarlo Bella, tutor le docenti Guarneri e Massaro.
L’esibizione di domenica sera, nell’aula magna del Liceo, è stata realizzata senza costumi e senza effetti speciali ma con la sola forza della parola e del linguaggio del corpo. Gli studenti hanno messo in scena stralci di celebri tragedie di Eschilo, Sofocle ed Euripide, incentrandosi sul cammino di Oreste, figlio di Agamennone e di Clitennestra, che uccide la madre colpevole di aver assassinato il padre. Oreste, perseguitato dalle Erinni o Furie, per essersi macchiato del sangue materno, ma poi assolto dalla sua colpa dal tribunale ateniese l’Areopago.
Una prova convincente quella degli studenti del Liceo per un’esperienza che consolida la tradizione di teatro classico all’Eschilo.
Questi i nomi degli studenti liceali che hanno partecipato al percorso di Alternanza: Sara Casa, Alice Libiano, Letizia Cafà, Emanuela Mangiavillano, Sara Guarrera, Carmen Calì, Matteo la Spina, Francesca Susino, Elisea Di Dio, Gero Fraglica e Paolo Caci, questi ultimi due assenti al saggio per motivi di famiglia.
Simone Damaggio e Paolo Caci, invece, sono i due studenti che hanno partecipato solo al saggio, in quanto ginnasiali, sono esentati dal percorso di Alternanza: