Crollo del Gela (1-6) contro la Cittanovese. Giocatori a fine gara "invitati" dai tifosi a svestire la maglia come segno di indegnità

Crollo del Gela (1-6) contro la Cittanovese. Giocatori a fine gara "invitati" dai tifosi a svestire la maglia come segno di indegnità

Clamorosa debacle del Gela battuto nettamente al "Liotta" di Licata da una Cittanovese ben messa in campo ed abile a tradurre in un punteggio tennistico a proprio favore, una superiorità tattica già evidente in campo sin dalle battute iniziali.

La compagine calabra, infatti, gonfia già la rete dopo appena 3 minuti ma è fuorigioco. Non passa il primo quarto d'ora di gioco e gli ospiti ci riprovano e sbloccano il risultato con l'attaccante argentino Guido Ezequiel Abayian. Il bis arriva alla mezzora con Ficara ed i giallorossi chiudono la prima frazione di gioco in doppio vantaggio.


Il nervosismo nel Gela contagia il tecnico Brucculeri invitato dal torinese Gauzolino ad abbandonare il campo ad inizio di una ripresa in cui la Cittanovese dilaga grazie alla tripletta di Crucitti, intervallata dalla marcatura di Napolitano. A firma di Ragosta, invece, la rete della bandiera in casa biancazzurra.

A fine gara, i giocatori sono stati "invitati" a presentarsi al cospetto della tifoseria organizzata. A tutti è stato chiesto di svestire la maglia, come segno di indegnità. Qualche titubanza, poi, via via, ad uno ad uno, hanno "obbedito" tutti. Una scena mortificante e umiliante non solo per i giocatori, che in campo si sono impegnati allo spasimo, nonostante pare non abbiano percepito gli stipendi da qualche mese, ma anche per la dirigenza, che non riesce e gestire – come si dovrebbe – una fase tribolata come quella che sta vivendo il Gela calcio. E di peggio c'è che quanto accaduto in settimana – misterioso esonero del ds Martello compreso – potrebbe far precipitare la situazione, con conseguenze disastrose anche per la classifica.

Un pomeriggio domenicale tutto da dimenticare. In classifica si paga immediatamente dazio. In un'altalena che continua da settimane. Con Sicignano e compagni fermi al palo a quota 40, scavalcati proprio dalla Cittanovese che sfrutta al meglio lo scontro diretto in trasferta e tocca i 41 punti in condominio con l'Acireale sconfitto a Locri. E domenica si va al San Nicola di Bari, nella tana della corazzata capolista pugliese.

GELA - CITTANOVESE 1-6

Gela: Pizzardi, Polito (17' st La Vardera), Brugaletta, Mannoni (30' st Di Domenico), Sicignano, Mileto (11' st Misale), Sowe, Schisciano, Dieme (20' st Mengoli), Ragosta, Retucci (12' st Mauro). A disposizione: Vella, Scicolone, Selvaggio, Costarelli. All. Totò Brucculeri

Cittanovese: Cassalia, Luka (33' st Alfano), Paviglianiti, Mansueto, Cianci, Gioia, Ficara, Villa, Abayian, Crucitti, Napolitano. A disposizione Foti, Condemi, Touray, Trofo, D’agostino, Zeroual, Genovesi, Cataldi. All. Domenico Zito

Arbitro: Simone Gauzolino di Torino (Assistenti: Mirko Librale di Roma 2 e Niroy Emilio Gookooluk di Civitavecchia)

Reti: 14' Abayia (C), 30' Ficara (C), 10', 16' e 35' st Crucitti (C), 26' st Napolitano (C), 36' st Ragosta (G)

Note: si è giocato al Dino Liotta di Licata per inagibilità del Vincenzo Presti di Gela. Espulso il tecnico gelese Brucculeri per proteste. Ammoniti Retucci (G), Luka (C) e Mileto (G). Recupero: 0' pt; 3' st