Derby senza reti nè idee tra Gela e Messina

Derby senza reti nè idee tra Gela e Messina

Risultato senza reti al “Presti” tra Gela e Messina nell'attesissimo derby isolano fra le siciliane più blasonate del torneo. Le squadre agli ordini di Nicola Terranova e Giacomo Di Modica si annullano a vicenda per uno scialbo 0-0. Scarnissimo il taccuino.

Un paio di occasioni per gli ospiti a distanza ravvicinata da Biondi ed una ghiotta occasione per i padroni di casa sul finale di primo tempo con Cosenza a cui non riesce il tap-in, praticamente a porta vuota, su deviazione di testa di Bonanno.

Se il Messina si fa leggermente preferire in quanto a manovra nella prima frazione di gioco, l'equilibrio è totale nella ripresa con le due squadre senza un uomo in campo, giacché Polito nel Gela ed Inzoudine nel Messina rimangono negli spogliatoi destinatari, evidentemente di un provvedimento di espulsione da parte dell'arbitro Scatena.

I due portieri non sporcano manco i guantoni nelle due uniche “emozioni” del secondo tempo: i locali ci provano con La Vardera che conclude però di poco a lato senza inquadrare lo specchio della porta, mentre l'estremo difensore biancazzurro respinge con i piedi il destro del giallorosso Cozzolino appena entrato in area.

Per il resto, il nulla di fatto ed 1 punto che alla fine, non può far sorridere in classifica nessuna delle due, pur avendola mossa. Play-off ora distanti 7 punti per il Gela e 8 per il Messina, rispettivamente decima ed undicesima in graduatoria, con un ritardo che rimane pesante mentre le giornate inevitabilmente si riducono.

TABELLINO

Gela (4/4/2): Biondi, Polito, Brugaletta, Moi, Bruno; Alma (46' st Chidichimo), Bonaffini (25’ Pirrone), Cosenza, Cuomo; Cataldi (25' st La Vardera), Bonanno (40' st Gallon). A disposizione: Cascione, Mansueto, Chirullo, Maniscalchi, Aquaviva. All.Nicola Terranova

Messina (4/3/2/1): Meo, Lia (46' st Iudicelli), F. Bruno, Manetta, Inzoudine; Bossa, Cozzolino, Lavrendi; Rosafio (7' st Cassaro), Ragosta (23' st Mascari); Yeboah (41' st Stranges). A disposizione: Rinaldi, Prisco, Barsamà, Bucca, Barbera. All. Giacomo Modica

Arbitro: Gabriele Scatena di Avezzano (Assistenti: Mangoni e Camoni di Pistoia)

Note: Record stagionale di presenze al "Presti" con circa 2500 spettatori, di cui tra 150 e 200 le presenze dei tifosi ospiti in gradinata. Espulsi tra il primo ed il secondo tempo Polito del Gela e Inzoudine del Messina. Ammoniti: Bruno (G), Cuomo (G), Lia (M). Angoli: 7-2 per il Messina. recupero: 0' pt, 5' st.

PAGELLE

Biondi: 6 - non si fa trovare impreparato ed esibisce buoni riflessi le tre volte che gli ospiti si fanno vedere dalle sue parti.

Polito: 4,5 - coraggioso benché al debutto, ma perde il confronto con Inzoudine. I due non rientreranno dagli spogliatoi per iniziare la ripresa.

Brugaletta: 6 - concentrato e puntuale come suo solito, oramai, sia che giochi al centro della difesa, sia che giochi nelle fasce.

Moi: 6,5 - rende innocuo Yeboah e trascina moralmente i compagni.

Bruno: 6 - bravo a difendere, non altrettanto nel proporsi sulla fascia di competenza.

Alma: 5,5 - lontano dalla forma migliore, poco coinvolto nel secondo tempo.

Bonaffini: 6 - prova a mettere un po' di ordine ma deve lasciare quando ancora non era trascorsa la mezzora di gioco.

Cosenza: 6,5 - filtra con Bonaffini in campo e poi passa in cabina di regia, senza cali nel rendimento.

Cuomo: 7 - parte a sinistra nei 4 di centrocampo, per poi passare in mezzo al reparto arretrato al fianco di Moi mostrando una personalità oltre che una duttilità importanti. Preziosissimo jolly.

Cataldi: 5 - schierato da punta vera non punge affatto

Bonanno: 5,5 - l'impegno non è mancato, ma a parte una punizione dalla distanza, non ha mai messo in difficoltà la difesa avversaria

Pirrone: 6 - fa il lavoro sporco al posto di Cosenza ed assolve al suo compitino con risultato sufficiente.  

La Vardera: 6 - gioca metà ripresa e meglio di chi gli era stato preferito nell'undici iniziale

Gallon: s.v.

Chidichimo: s.v.

all. Terranova: 5 - condividiamo il modulo (4-4-2), ma non altrettanto la scelta di badare più a non prederle che a darle, manifestata palesemente nella ripresa. Ma forse ha ragione lui quando dichiara che il Gela nel guardare la classifica deve pensare più a salvarsi che a disputare i play-off: chissà?