Rapporto "Sentieri”, Bonifiche ambientali e ospedale specializzato

Rapporto "Sentieri”, Bonifiche ambientali e ospedale specializzato

Purtroppo il rapporto di “Sentieri”  (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento), curato dall’Istituto Superiore di Sanità per conto del ministero della Salute ),  dall’Istituto Superiore di Sanità per conto del ministero della Salute, ha dato conferma alle ricerche e studi effettuati dall'Associazione Sviluppo del Golfo,e pubblicate circa tre anni fa in diversi giornali locali.

Malformazioni neonatali e tumori nel sistema nervoso per i giovani (20-29 anni), cancro allo stomaco, esofago e colon per uomini e donne, sono molto diffusi in una città inquinata come quella di Gela. Gela è una città tossica per la sopravvivenza umana, vegetale e animale, tutte le aree sono contaminate anche con fanghi radioattivi. 
Gela, ha la presenza di impianti chimici, petrolchimici, e di raffinazione, oltre che la discarica rifiuti, mostra un eccessivo rischio di mortalità di entrambi i generi per tutte le cause. Causa la mancanza di lavoro, e la tollerabilità oltre la legalità delle istituzioni colluse (sicuramente pagate) hanno dato vita ad una delle epidemie moderne mai viste al mondo.

Il paradosso in una città in cui giornalmente si muore per malattie tumorali non ce una struttura adeguata oncologica, e di prevenzione contro i tumori, la gente è costretta se ha la possibilità di curarsi in centri sparsi per la Sicilia, Italia e in alcuni casi d'Europa, oppure è costretta a morire in dignitoso silenzio. In più occasioni ho chiesto al Ministero dell'Interno, mnistero della Sanità, Carabinieri di Gela, e non formalmente al Luogotenente Nicolò Bulone estremamente preparato e sensibile nelle tematiche ambientali il reparto del Noe (Carabinieri Ambientali)

Nel sito di Gela si sono registrati 51 casi di tumori maligni nel complesso delle età considerate (0-29 anni), dei quali 15 in età pediatrica e uno nel primo anno di vita . Il profilo di incidenza neoplastica in età pediatrica mostra un eccesso di tumori embrionali diagnosticati in bambini di 1-4 anni, con una incidenza 3 volte superiore all’atteso .Tra i giovani adulti (20-29 anni) si evidenzia un eccesso di rischio per i tumori maligni e non maligni del sistema nervoso centrale, dei tumori delle cellule germinali, trofoblastici e gonadici e dei tumori embrionali, e un difetto per i tumori del sistema linfoemopoietico.

Tale quadro è esattamente riscontrabile anche nell’intero intervallo delle età consideraste (0-29 anni). Nel periodo 2010-2015 sono stati 4.606 e sono stati osservati complessivamente 200 casi con malformazione congenita (MC), con una prevalenza pari a 434,2 per 10.000 nati. I casi totali di MC risultano superiori al numero di casi attesi definito su base regionale.Si osservano eccessi di Malformazioni della parete addominale, dei genitali, dell’apparato urinario e degli arti. Si osserva una prevalenza più bassa di quella attesa per le Malformazioni cardiache .

Il rapporto ha evidenziato la presenza di diversi inquinanti di origine industriale in tutte le matrici ambientali. Il quadro generale è di una diffusa contaminazione, variabile nella composizione dei contaminanti e nei loro livelli. In molti casi si tratta di contaminazioni di miscele di inquinanti, di natura inorganica ed organica. Per diversi inquinanti le concentrazioni massime rilevate sono superiori ai limiti di legge, alcune volte di diversi ordini di grandezza (in particolare all’interno dell’area perimetrata del sito).

Gli inquinanti principali rinvenuti in più matrici ambientali sono: arsenico, mercurio, nichel, rame, benzene, cloruro di vinile, 1,2 dicloroetano, xileni. La presenza di tali contaminanti nell’ambiente rappresenta un pericolo che si può manifestare in rischio a fronte di esposizioni per la popolazione. Per quanto riguarda le valutazioni dell’esposizione ai contaminanti, due risultano gli studi pubblicati. Un primo studio sugli alimenti, eseguito su campioni di vegetali, ha rilevato una contaminazione da metalli pesanti nei prodotti locali che può essere associata prevalentemente all’uso irriguo di acqua di falda contaminata e all’inquinamento atmosferico.

Uno studio di biomonitoraggio umano ha evidenziato livelli di arsenico mediamente superiori ai valori di riferimento, in particolare per l’arsenico inorganico che ha prevalente origine antropica. I valori sono risultati particolarmente elevati negli uomini, con livelli più significativi tra i lavoratori con esposizioni a prodotti derivati del petrolio o a polveri di legno/carbone, e per il consumo di pesce.

Lo Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamenti ha confermato gli studi effettuati tre anni fa, approfondendo il fattore sanitario, l'incidenza. Essenzialmente sono uguali gli studi per tutto quello che riguarda le cause, anzi il nostro studio ha dimostrato i danni che provocano gli agenti inquinanti in micro-granuli.
Proponiamo che Gela venga dotata di un nuovo ospedale per la cura, la ricerca di tumori, leucemie, malformazioni a carico di chi ha causato il danno Eni, Enimed, Raffineria di Gela spa inizino le bonifiche di tutta la piana.

Proponiamo l'arrivo del Noe (Carabinieri Ambientali).
Proponiamo la fitorimediazione a carico di Eni, Enimed, Raffineria di Gela spa per creare delle dighe naturali che non facciano arrivare tramite le falde contaminate a mare gli inquinanti industriali.

Francesco Agati - Presidente Associazione Sviluppo del Golfo