Il grido d’aiuto di ristoratori, bar e Pub di Niscemi in una Lettera Aperta a Musumeci

Il grido d’aiuto di ristoratori, bar e Pub di Niscemi in una Lettera Aperta a Musumeci

Questo è il testo della lettera aperta che i ristoratori e somministratori di bevande ed alimenti di Niscemi hanno inviato nei giorni scorsi al presidente della Regione Musumeci ed altri rappresentanti governativi ed istituzionali regionali e statali, nonchè al sindaco della cittadina nissena, avv. Massimiliano Conti


L’iniziativa – come si legge nella lettera – è stata è stata presa «per esprimere la solidarietà, in primis come cittadini ma anche come operatori di ristorazione e somministrazione di bevande (Bar-Pub-Ristoranti-Paninerie-Pizzerie), all’opera difficilissima di gestione dell’emergenza che state svolgendo. Siamo preoccupati, ma anche fiduciosi della forza che insieme come comunità possiamo avere se agiamo con coscienza e responsabilità.
Prendiamo atto delle disposizioni redatte nel Dpcm emanato in data 8 marzo 2020 dettato dall’evoluzione dell’epidemia Covid-19. Ci rendiamo tutti conto della gravità della situazione e siamo pronti a fare i sacrifici necessari laddove siano dettati da logiche di opportunità.

Il momento di crisi economica dovuta all’emergenza sanitaria in corso richiede l’immediata organizzazione di una cabina di regia, con la presenza di tutti gli attori politici, istituzionali e portatori di interessi del territorio, al fine di individuare le misure di sostegno alle categorie produttive del territorio comunale.

Gli aiuti statali potranno avere un impatto sul mantenimento delle attività produttive, ma la differenza la faranno sicuramente le azioni dirette intraprese da ogni singolo comune a supporto delle attività economiche esistenti, in definitiva le prime potranno lenire gli effetti della crisi ma le azioni concrete sul territorio le potranno fare rinascere. Abbiamo già in mente delle proposte concrete per rilanciare l‘economia di Niscemi, relativa al nostro settore, misure che dovranno essere pensate fin da adesso per porle in atto nel momento in cui sarà possibile riaprire le attività, in modo da dare agli operatori un orizzonte di prospettive di rinascita e ridare fiducia a un tessuto socio – economico fortemente dilaniato da questa crisi.

Queste e proposte messe sul tavolo dai sottoscrittori:
1. Supporto per il pagamento delle locazioni dei mesi di marzo, aprile e maggio degli esercizi chiusi; 2. Esenzione per tutto il 2020 di tutti i tributi locali;
3. Contributo per il pagamento delle utenze (luce, gas, acqua…) dei mesi di marzo, aprile e maggio; 4. Contributo forfettario a sostegno del danno subito a seguito del deperimento o scadenza della merce; 5. Esenzione dal pagamento del tributo per l’occupazione del suolo pubblico per gli anni 2020 e 2021; 6. Esenzione dal pagamento del tributo per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani per gli anni 2020 e 2021; 7. Sospensione di leasing, mutui e finanziamenti operativi fino al 31/12/2020; 8. Previsione di un fondo perduto per sopperire alle perdite subite; 9. Armonizzazione da parte dello Stato delle regole per l’accesso al credito.

Il supporto economico sarebbe vano se non si predisponesse un sistema di aiuto logistico, tecnico e burocratico. Chiediamo la piena disponibilità degli uffici istituzionali ai vari livelli nella velocizzazione dell’istruttoria delle richieste inerenti le autorizzazioni necessarie a rendere più efficaci le azioni imprenditoriali, favorendo così gli investimenti che già alcuni hanno predisposto e sono stati bloccati dall’odierna crisi. Chiediamo una maggiore leggerezza della burocrazia, perché ci sarà necessità di tempi certi e procedure snelle per avviare le Attività, che dovranno essere rispondenti alle nuove norme di igiene e sicurezza pubblica, scaturite da un paradigma che sarà sicuramente differente rispetto a quello passato.

Queste iniziative da parte delle Istituzioni competenti consentirebbero di creare un volano con effetti moltiplicatori utili a far ripartire le economie cittadine ed evitare che i rischi connessi alla carenza di liquidità possano determinare il licenziamento dei dipendenti, con possibili ripercussioni sociali che in tempi passati hanno determinato emigrazione e conseguente spopolamento. Sicuri di una celere risposta, siamo disponibili ad un incontro preliminare in modalità anche in videoconferenza per parlare delle problematiche su esposte e siamo certi che la politica nazionale, regionale e niscemese abbia a cuore le sorti del nostro paese. Siamo a disposizione per un dialogo costruttivo e tempestivo».
La lettera reca la data del 27 aprile scorso ed è stata sottoscritta dai seguenti esercenti niscemesi:

• Cibus, ristorante, via Mazzini 35;
• Winebar, bar, piazza Vittorio Emanuele 24;
• Al Sedici, Drink e Food, bar, piazza Vittorio Emanuele 16;
• Pub Cartavetrata, Caffè, via Garibaldi 45
• Pizzeria da Alfonso, pizzeria, via IV Novembre 35/37;
• Mirò Drink e Food, bar-ristorante, via IV Novembre 43;
• Harward Cafè, bar, via Marconi 134;
• Vestro Pub, bar-pub, via dott. Ragusa 140;
• Da Vicari Svago e Drink bar, via Cordova, 4;
• O Iardinu, ristorante-bar-pizzeria, via Reg. Margherita 26;

• Sud Est Pizza e Birra, pizzeria-pub, via Vacirca 38;
• J.M. Basquiat, pub, Largo Malerba 2;
• A Barunissa, pizzeria, via Garibaldi 27;
• Due su Due, bar, via IV Novembre 1;
• Che Gusto, gelateria, via Umberto 8;
• Dario e Giulio Bistrot, bar-ristorante-pizzeria, via Samperi 110;
• Garage Pub, via Mazzini 1;
• Crema e Cioccolato, gelateria, via Mazzini 3;
• Bar La Bussola, bar, via IV Novembre;
• La Principessa, pub, via IV Novembre;

• Plaza Caffè, bar, Largo Spasimo 35;
• Caffè Italia, bar, via C. A. Dalla Chiesa 23;
• Separè Officina del Gusto, ristorante-pizzeria, via C. A. Dalla Chiesa 23;
• Pixel Cafè, bar, via S. Noto n. 16;
• Secretariat da Marco, via Marconi 154
• ‘Mpizzu a cantunera, panineria-bar, via Verdi 4;
• Bar Piper, bar, via S. Noto 18;
• Musco Panineria, via IV Novembre;

• Bar Harmony, via C. A. Dalla Chiesa 3;
• Holliwood Bar, bar, viale Mario Gori n. 275;
• Bar Night 2000, bar, viale Mario Gori 151;
• Gran Caffè Musco, bar-gelateria, via Madonna 16.