Una buona annata per le Fiamme Gialle, festeggiato il 245° Anniversario della fondazione

Una buona annata per le Fiamme Gialle, festeggiato il 245° Anniversario della fondazione

Martedì scorso, presso la caserma "Cap. Enrico Franco" di Caltanissetta, si è svolta la cerimonia per il 245° anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza.

Presenti le alte autorità civili, militari e religiose della provincia.
Il comandante provinciale col. Andrea Antonioli, dopo i saluti di rito, ha letto il messaggio del Presidente della Repubblica Mattarella. «La repressione del contrabbando, la lotta ai traffici illeciti, alle violazioni in materia fiscale e finanziaria – ha scritto il Capo dello Stato – hanno recato un apporto significativo al bilancio dello stato e, dunque, alla salvaguardia degli interessi generali della nostra comunità nazionale.

Nei contesti internazionali dove l’Italia è presente, le Fiamme Gialle hanno assicurato un prezioso e qualificato contributo per combattere il traffico di sostanze stupefacenti, il riciclaggio a opera delle reti criminali e terroristiche e gli altri reati finanziari che travalicano i confini nazionali. Nelle aree di crisi, dove i finanzieri sono stati impegnati, hanno dato prova di eccezionali qualità umane e professionali a sostegno della ricostituzione degli apparati economici locali».

Il col. Antonioli ha quindi letto l’Ordine del Giorno del Generale di Corpo d'Armata Giuseppe Zafarana. «Se la Guardia di Finanza oggi è unanimemente apprezzata, anche in campo internazionale, quale sicuro punto di riferimento nel contrasto alle variegate forme di illeciti economico-finanziari – ha scritto Zafarana – è soprattutto merito della eccezionale professionalità e della generosa abnegazione con cui, ognuno di voi, svolge la propria azione di servizio. Continueremo a corrispondere appieno alle altissime aspettative che i cittadini ripongono nel Corpo».

Nel corso della manifestazione, il comandante provinciale ha ringraziato tutti i finanzieri, di ogni ordine e grado, per l’impegno e la dedizione al lavoro che quotidianamente svolgono al servizio della collettività, spronandoli a sentirsi sempre orgogliosi per la tradizione di fedeltà alle Istituzioni dimostrata dal Corpo. La cerimonia si è conclusa con la premiazione, da parte di alcune delle autorità presenti, di militari che si sono particolarmente distinti in servizio. È stata anche un’occasione per tracciare il bilancio dell’attività svolta dalle fiamme gialle nissene nel 2018 e nei primi cinque mesi del 2019.

Per quanto riguarda la lotta all’evasione, elusione e frodi fiscali, nel 2018 e fino a maggio 2019, sono stati eseguiti quasi 450 interventi ispettivi: verifiche e controlli, avviati nei confronti delle persone e delle imprese considerate maggiormente a rischio di evasione fiscale. Si inserisce in questo ambito l’indagine "Società per compens’azioni" condotta dai militari del dipendente Gruppo di Gela, coadiuvati da personale di altri reparti del Corpo, nei confronti di un sodalizio criminoso operante a livello nazionale.

All’esito della complessa indagine di polizia giudiziaria – coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela – in materia di indebite compensazioni di falsi crediti di imposta, il Reparto ha dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di 6 indagati, responsabili dei reati di cui agli artt. 416 c.p. e 10-quater del D.Lgs. 74/2000, nonché al provvedimento di sequestro preventivo, nella forma per equivalente, di disponibilità finanziarie e beni, fino a concorrenza dell’importo complessivo di 22 milioni di euro corrispondente all’ammontare delle indebite compensazioni, a carico di 66 persone fisiche e 51 persone giuridiche.

Oltre 24,5 milioni di euro, è il valore dei sequestri per reati fiscali. Ammontano a circa 21,3 milioni di euro, le proposte di sequestro, avanzate da ireparti operativi all’Autorità Giudiziaria, sempre nell’ambito dei reati fiscali accertati.

Tra gennaio 2018 e maggio 2019 sono stati scoperti 47 evasori totali (oltre 3,7 milioni di Iva e sottratti a tassazione una base imponibile netta di oltre 20 milioni di euro).
Sono stati individuati 480 lavoratori in nero e/o irregolari per i quali sono stati verbalizzati 72 datori di lavoro.

La Guardia di Finanza è impegnata nell’individuare e contrastare gli illeciti nel settore della tutela della spesa pubblica. Nel periodo in considerazione, sono state denunciate, nell’ambito della lotta ai fenomeni di corruzione, peculato, concussione e abuso d’ufficio, 20 soggetti, 11 in qualità di Pubblici Ufficiali, dei quali 3 in stato di arresto.

Sono stati controllati appalti per un ammontare di oltre 31,6 milioni di euro. Il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari si attesta intorno ai 22 mln per i quali sono stati denunciati 19 soggetti. Importante, l’operazione "Pandora" che ha disvelato procedure contrattuali irregolari per oltre 20 milioni di euro. L’attività d’indagine, condotta dal Nucleo Polizia economico-finanziaria.
Sono stati individuati, inoltre, 91 soggetti responsabili di illeciti nello specifico settore, che hanno causato danni erariali, per circa 37 milioni di euro.

Da segnalare in particolare le frodi comunitarie o al bilancio nazionale locale (controllati contributi per un importo pari ad oltre 32 milioni di euro, contestando l’indebita percezione di oltre 28 mln); proposte di sequestro per un valore di circa 3,5 mln; i controlli sulla correttezza delle prestazioni sociali agevolate, sulla regolarità perpetrate anche a danno del Servizio sanitario nazionale; il contrasto alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria.L’operazione "Terre Emerse", i risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, la confisca di beni e valori per oltre 1,7 milioni di euro, al sequestro di 17 milioni di euro. Le proposte di sequestro ammontano a oltre 2,2 milioni di euro.

Per il trasferimento fraudolento di beni, invece, sono stati eseguiti sequestri per oltre 6 milioni di euro e avanzata proposta di sequestro per altri 475 mila euro; quindi, la lotta al riciclaggio di capitali di provenienza illecita (esaminate 88 operazioni sospette, con la constatazione di rilievi ai fini delle imposte dirette e contestazioni di violazioni della normativa antiriciclaggio).

Le fiamme gialle, sono impegnate anche nella lotta alla contraffazione, al falso made in Italy.
Di fondamentale importanza è, infine, il "controllo economico del territorio" garantito dai reparti del Corpo anche grazie alle richieste di intervento che giungono al numero di pubblica utilità 117.

Oggi, la Guardia di Finanza è un moderno ed efficiente strumento di presidio di sicurezza economica e finanziaria, presupposto indispensabile per il benessere e lo sviluppo del Paese e dell’Unione Europea.