Opere e infrastrutture poche novità: è stallo

Opere e infrastrutture poche novità: è stallo

Mentre la rappresaglia tra amministrazione e maggioranza da un lato ed opposizioni dall’altro, sembra addirittura prospettare strascichi giudiziari, secondo quanto hanno registrato le cronache in settimana, sul piano delle grandi opere continua a permanere sostanzialmente lo stallo, con i soliti lacci burocratici a metterci del proprio, accanto l’emergenza covid-19.

 

Eppur qualcosa si muove. E’ il caso ad esempio del “Museo del mare”.

«Il finanziamento previsto per i lavori – ci spiega il Rup (responsabile unico del procedimento), arch. Ennio Turco – deve arrivare a giorni ed è slegato dal progetto esecutivo della ditta appaltante, che aspettiamo entro i termini, vale a dire questo mese. Pervenuto il progetto esecutivo della ditta, faremo una conferenza dei servizi, con i soggetti coinvolti nell’iter, a cui spetta il timbro sul progetto, quali il comune, l’asp, il genio civile, i vigili del fuoco, ecc. Ottenuti – conclude Turco - i timbri nella conferenza, invieremo la documentazione alla Regione per il definitivo lasciapassare». 

Poche novità anche sul fronte dei progetti per i quali erano stati destinati 33 milioni di euro nell’ambito del “patto per il sud”. «in fase più avanzata è il progetto “Una via e tre piazze”, per il quale – asserisce l’assessore ai lavori pubblici, Ivan Liardi – si può dire di essere in dirittura d’arrivo. Il progetto è già stato depositato esecutivo ed ora si farà la gara per la verificazione del progetto. Esiste un concorso di idee per l’Orto Pasqualello, abbiamo dato l’incarico all’ing. Cellura per i Cam, vale a dire i Criteri ambientali minimi che valgono peraltro per tutti i progetti del patto.

Sul nuovo stadio oltre all’eventuale intesa con la società del Coni, si potrebbero aprire altre finestre di dialogo ed opportunità qualora il sindaco riuscisse nel suo intento di stipulare convenzioni collaborative con Invitalia e Cassa depositi e prestiti. Ed a proposito di stadio, per quanto concerne il “Presti”, abbiamo dato l’incarico all’ing. Di Bilio per tutto ciò che è necessario fare in base alle prescrizioni rilevate dalla commissione pubblici spettacoli e stiamo riprendendo il percorso ora che le maglie dell’emergenza sanitaria si sono un po’ allentate, come dimostrano peraltro i lavori ripresi in “via Minardi” ed imminente – chiosa l’avv. Liardi –  è l’inizio dei lavori in “viale Mediterraneo”, come in “via Niscemi” e così via».

Niente lavori ancora al porticciolo, per la cui riqualificazione sono stati impegnati soldi addirittura dei gelesi, altro che regionali, nazionali o europei, in quanto rientranti nelle compensazioni eni del protocollo del 2014. «Purtroppo l’iter – ci chiarisce Ascanio Carpino, esponente del Comitato per il Porto – ha subito un nuovo stop con le prescrizioni dell’ufficio bonifiche in seno al Ministero dell’Ambiente, relative alla caratterizzazione, mentre l’Arpa a livello regionale aveva espresso i pareri favorevoli.

A giorni una videoconferenza con le parti in causa, convocata dal viceministro alle infrastrutture Giancarlo Cancelleri, sollecitato in tal senso dal senatore Pietro Lorefice, dovrebbe far luce – chiude Carpino – su tali perplessità e sul peso delle stesse».