Fai-Antiracket, presentato lo “Sportello solidarietà”

Fai-Antiracket, presentato lo “Sportello solidarietà”

Mercoledì 3 giugno presso la sala polivalente della associazione Fai antiracket “Gaetano Giordano” di Gela, alla presenza del Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, Prefetto Annapaola Porzio, la Federazione delle associazioni antiracket ed antiusura italiane ha presentato lo “Sportello di Solidarietà Online”.

 

«In questo periodo di grande difficoltà economica conseguente all’emergenza Covid-19 – si legge nel comunicato inviato ai media – ci aspettiamo che la mancanza di liquidità e l’incertezza per il futuro determinino in particolare un acuirsi di fenomeni di usura, con tutte le gravi conseguenze non solo per le vittime ma anche per lo stesso sistema economico del Paese. Ad una situazione straordinaria bisogna rispondere in maniera altrettanto straordinaria, per cui la Federazione Antiracket Italiana vuole, con questo strumento, essere ancora più incisiva e veloce nel dare la possibilità di farsi aiutare: basterà telefonare allo “0815519555”, oppure scrivere all’indirizzo di posta elettronica, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., per chiedere di organizzare una videochiamata di primo contatto con i nostri esperti, eliminando problemi di tempi e costi di spostamento».

Presenti fisicamente a Gela, oltre al Prefetto Annapaola Porzio, sopra citata, anche il presidente onorario della Fai, Tano Grasso, nonché il presidente locale, Renzo Caponetti (nella foto), che ha vestito i panni del padrone di casa. Tra gli altri collegati in video conferenza, anche il presidente nazionale della Fai, Luigi Ferrucci. Tra gli invitati in sala, i rappresentanti delle forze dell'ordine ed il sindaco di Gela, Lucio Greco che è pure intervenuto per salutare «favorevolmente, quella che considera una importante iniziativa sotto una triplice veste: economica, sociale e psicologica». 

Il primo cittadino gelese ha poi dichiarato che la criminalità organizzata continua ad operare, anche grazie e soprattutto all’azione tanto elusiva quanto incisiva di “colletti bianchi”, al fine di cogliere «sempre nuove opportunità, come in questa fase emergenziale». Il sospetto, in altri termini, è che la mafia approfitti della grave difficoltà in cui versano, in questa fase storica delicatissima, diverse attività «accaparrandosele non attraverso le azioni eclatanti del passato, bensì attraverso azioni più subdole». 

A questo punto il sindaco Greco si è spinto oltre ed ha di fatto sconfinato nella pubblica denuncia, affermando che «oltre ad una diffusa cultura omertosa, ci sono personaggi che, pur essendo stati compromessi in passato con vicende di tipo mafioso, spingono per occupare ancora oggi posizioni influenti e posti di un certo rilievo, in parte riuscendoci. Non ho potuto fare a meno – ha sottolineato – in questi primi mesi di mandato di cogliere alcuni segnali inquietanti e non posso escludere che certi attacchi, apparentemente insensati o spropositati, si muovano in questa logica».