Segnali stradali in città pochi, brutti e cattivi

Segnali stradali in città pochi, brutti e cattivi

La segnaletica stradale, come dice la parola stessa, serve a informare gli utenti della strada, aiutandoli ad imboccare l’itinerario giusto.

Talvolta, però, sembra fare esattamente il contrario di ciò per la quale è nata, mandando in tilt chi voglia affidarsi ad essa per non smarrire il cammino. I segnali stradali diventano in qualche occasione cattivi consiglieri, se non addirittura imprevedibili ed ostili “nemici” degli utenti. 

La segnaletica stradale, come dice la parola stessa, serve a informare gli utenti della strada, aiutandoli ad imboccare l’itinerario giusto. Talvolta, però, sembra fare esattamente il contrario di ciò per la quale è nata, mandando in tilt chi voglia affidarsi ad essa per non smarrire il cammino. I segnali stradali diventano in qualche occasione cattivi consiglieri, se non addirittura imprevedibili ed ostili “nemici” degli utenti.

Fermarsi non può, naturalmente, tirare ad indovinare nemmeno perché non si fida (ed il danno potrebbe essere irreversibile per il percorso cui aspira). 

A chi spetta sostituire la segnaletica di Viale Cortemaggiore e quella di tanti altri incroci? Al comune, la polizia municipale, l’ex provincia, lo Stato? 

A chiunque spetti la responsabilità, una certezza c’è: gli amministratori locali hanno il compito di aiutare i cittadini a districarsi nel traffico, offrendo le necessarie informazioni. In più, è il paradosso: Gela ospita una generosa segnaletica abusiva, o (forse) imprudentemente autorizzata. Vecchie storie…