Quello che ha detto il sindaco Greco dopo la riunione del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico

Quello che ha detto il sindaco Greco dopo la riunione del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico

La convocazione straordinaria al Comune di Gela del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, a poche ore dal gravissimo fatto di sangue che ha scosso stanotte la città, è un segnale importante che Sua Eccellenza il Prefetto ha voluto dare alla comunità, colpita e preoccupata.

Ringrazio tutti per l'attenzione immediatamente riservataci, certo che le risposte non tarderanno ad arrivare. Un atto violento e spregiudicato, che lascia attoniti, dato che chi ha sparato lo ha fatto senza minimamente preoccuparsi della presenza di avventori e forze dell'ordine. Già da qualche tempo la città sia interessata da risse e atti vandalici, e non nego che la situazione sociale sia da monitorare e analizzare. 

Prevenire fatti incresciosi come quello di ieri notte garantire la sicurezza dei cittadini dev'essere la priorità assoluta e anche per questo abbiamo predisposto un'ordinanza per la chiusura anticipata dei locali: all'1,30 il venerdì e il sabato, alle 00.30 il resto della settimana. Questo, unito ad una intensificazione dei controlli notturni già decisi con l'arrivo dell'Esercito e confermati oggi nel corso della riunione del Comitato, alla presenza del Procuratore della Repubblica, del Questore e dei Comandanti di Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Stradale e Capitaneria di Porto, sono fiducioso che ci permetterà di far rientrare l'allarme sicurezza.

A partire dal 19 ottobre, rendono noto dalla Prefettura, saranno operative a Gela due squadre della Compagnia di Intervento Operativo (C.I.O.) dell’Arma dei Carabinieri. A partire dalla serata di giovedì e nell’arco notturno, invece, nei rispettivi quadranti di intervento sarà rinforzata la presenza di pattuglie della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. La Polizia Stradale effettuerà invece appositi servizi di controllo lungo le statali di collegamento con i limitrofi territori delle province di Agrigento e di Ragusa.

Lo Stato c'è, ma la società civile deve collaborare, deve ribellarsi a questo stato di cose e deve reagire, perchè ha tutto il diritto di vivere in una città dove non si deve avere paura.

Lucio Greco, sindaco di Gela