Riqualificazione dello stadio Presti e Cittadella dello Sport con il Pnrr: si passa alla seconda fase

Riqualificazione dello stadio Presti e Cittadella dello Sport con il Pnrr: si passa alla seconda fase

Con decreto pubblicato venerdì 8 luglio, il Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio di ministri ha approvato l’elenco degli esiti istruttori delle candidature presentate dai Comuni, tra i quali c’è anche Gela, in adesione all’avviso relativo agli interventi (cluster) 1 e 2 della “Missione 5 – Componente 2.3 – Investimento 3.1 - Sport ed inclusione sociale” del Pnrr.

Obiettivo? Incrementare l’inclusione e l’integrazione sociale attraverso la realizzazione o la rigenerazione di impianti sportivi che favoriscano il recupero di aree urbane.

Il Comune di Gela, nel rispetto dei termini di scadenza fissati, ha manifestato il proprio interesse a due interventi: una piccola “Cittadella sport” (cluster 1) ed un’opera di miglioramento del “Vincenzo Presti” (cluster 2), attraverso la costruzione della tettoia in tribuna e la riqualificazione degli spogliatoi, nonché l’ottimizzazione complessiva dell’impianto in termini di efficientamento energetico. Alla domanda era stata allegata, come previsto nell'avviso, una sommaria descrizione degli interventi richiesti. 

Nell’elenco pubblicato in allegato al decreto di approvazione sopra citato, Gela si è vista ammettere con riserva il progetto della cittadella sportiva, mentre è stato ammesso a tutti gli effetti quello di restyling del “Presti”. Per quanto riguarda il cluster 1 (cittadella sportiva) il Comune di Gela è tra i 95 comuni ammessi con riserva, mentre 60 candidature sono state ammesse con formula piena (8 le esclusioni). In riferimento all’intervento 2 (stadio “Presti”), Gela rientra tra i 62 Comuni ammessi, mentre 35 sono stati ammessi con riserva (4 gli esclusi).

In entrambi i casi il Comune di Gela passa alla seconda fase, quella concertativa e negoziale, in cui è chiamato a presentare due progetti di “fattibilità tecnica ed economica” (non c’è manco l’obbligo di progetti esecutivi e cantierabili). 

Sarà cura del Dipartimento per lo Sport contattare l’ente comunale ed insieme concordare la definizione degli interventi, dei tempi e delle modalità di attuazione, nel rispetto degli obiettivi finanziari stabiliti nel Pnnr; nonché soprattutto la definizione delle risorse finanziarie che verranno quantificate a chiusura di questa seconda fase, dalla quale scaturirà l’elenco definitivo dei Comuni e dei progetti beneficiari.  Nell’avviso c’era la possibilità di frazionare in due progetti il finanziamento complessivo, massimo due milioni e mezzo: il che è stata non a caso la scelta compiuta da tutti i Comuni.

Con l’avvertenza, però, che al secondo cluster poteva essere associata un quota massima del 40%. Quindi, dei due milioni e mezzo disponibili, minimo un milione e mezzo poteva essere associato al cluster 1, che nel caso di Gela verte la cittadella sportiva, mentre al massimo un milione poteva essere associato al cluster 2 che riguarda invece l’impianto di calcio del quartiere “Giardinelli”. 

Secondo le informazioni filtrate da Palazzo di città i due progetti riguardano impianti esclusivamente outdoor, anche nel caso della cittadella sportiva. Invero, l’avviso dipartimentale recitava: “cittadella dello sport prevalentemente outdoor”, con almeno tre discipline praticabili. Illo tempore, da parte nostra, avanzammo l’idea di un impianto outdoor (all’aperto) di atletica leggera (con tanto di pista a 9 corsie) associato a due piccoli impianti indoor (al chiuso), dedicati a discipline sportive cosiddette impropriamente “minori” ma molto seguite in città, come la ginnastica artistica e la danza, ovvero la boxe e arti marziali, ovvero ancora un velodromo per ciclismo su pista, eccetera.

Probabilmente si è pensato di superare tale obiezione proponendo una cittadella sportiva di dimensioni più contenute, andando forse per tale motivo incontro all’ammissione con riserva, o magari sono state altre le motivazioni, come del resto per altri 94 Comuni sui 165 ammessi alla seconda fase.