Un milioncino per l’80° Anniversario dello Sbarco, sfiducia e correttivi permettendo

Un milioncino per l’80° Anniversario dello Sbarco, sfiducia e correttivi permettendo

Anche in questi giorni, mentre ci avviciniamo sempre di più alla data in cui verrà discussa la mozione di sfiducia, continua a lavorare a pieno regime la struttura organizzativa comunale che sta progettando e programmando le celebrazioni in vista dell’80° anniversario dello sbarco delle “Forze alleate” a Gela.

Il sindaco Greco, secondo insistenti voci di corridoio, è riuscito a mettere a disposizione dell’evento una cifra attorno al milione di euro, con il “cane a sei zampe” a vestire i panni del leone prelevando dalle compensazioni relative al protocollo del 2014, una sorta di “marketing bancomat” di cui Eni decide di avvalersi nel “ristorare” il territorio.

Ma anche su questi fondi, penderebbe la scure della Corte dei conti. Per dirla tutta, la magistratura contabile non vede di buon occhio l’utilizzo di queste risorse finanziarie, benché esterne all’ente, almeno fino a che non riceverà i correttivi. Una volta approvati quest’ultimi, la Corte lascerebbe cadere il veto anche sul “milioncino dello sbarco”. 

Si tratta, con tutta evidenza, di un progetto molto caro al primo cittadino, come già aveva anticipato un anno fa in occasione della due giorni dedicata al 79° anniversario, considerato dallo stesso Lucio Greco «un piccolo test in vista dell’80° anniversario» che «dovrà essere un grande evento, articolato in più giornate e alla presenza delle alte cariche dello Stato». 

A tal fine l'amministrazione ha costituito un comitato tecnico-scientifico che ha ricevuto e vagliato le idee progettuali, le cui proposte sinteticamente descritte in un’apposita scheda allegata da inviare ad una mail istituzionale creata ad hoc, sono pervenute a seguito del relativo avviso pubblico la cui scadenza era fissata per il 27 marzo. 

L’elenco delle iniziative, in tutto una cinquantina, accompagnato da una dettagliata relazione descrittiva, è stato trasferito al sindaco per la definizione dell’iter. Il comitato ha così concluso il suo lavoro. Adesso la pratica passa al vaglio della giunta comunale e dalle commissioni consiliari permanenti IV (Sviluppo economico) e VIII (Sport, turismo e spettacolo). L’ultimo passaggio sarà la sottoscrizione del protocollo finale e l’avvio del programma di celebrazioni. Il tutto, ovviamente, dovrà avvenire in tempi strettissimi. 

«Dell’iter – riporta un nota inviata dall'ufficio di gabinetto del sindaco – si è discusso nel corso di un incontro con i rappresentanti del gruppo Eni, partner del progetto. Riunione servita anche a fare il punto su altre iniziative che vedono una proficua collaborazione tra il Comune e il gruppo industriale. È emersa la precisa volontà di accelerare la progettazione dei nuovi locali parrocchiali al servizio della Chiesa di Santa Maria di Betlemme e la realizzazione del banco alimentare che nascerà – chiude la nota – dalla riqualificazione di un’area dell’ex mattatoio comunale».

La collaborazione con Eni nell'organizzare l'evento in questione si tradurrebbe, secondo quanto abbiamo informalmente appreso, in 800 mila euro che la major energetica elargirebbe, distraendo tale somma dalle compensazioni del 2014.

Altri 200 mila euro verrebbero finanziati dal Gal e 100 mila euro dalla Regione siciliana, per un totale complessivo di 1 milione e 100 mila euro. Ad oggi, l'amministrazione non ha mai ufficializzato l'ammontare dei fondi per le spese e la loro provenienza. E' altrettanto vero, però, che tale somma ingente è - grosso modo - trapelata più volte in questi mesi e l'amministrazione non l'ha mai pubblicamente smentita.

Volta a chiedere precisi chiarimenti in merito, era stata una mozione presentata dai consiglieri di “FdI”, Totò Scerra e Pierpaolo Grisanti, ma che non fu trattata, dibattuta e votata per mancanza di numero legale in aula.

Nell'ultima seduta dedicata alle mozioni, i due consiglieri meloniani l'hanno formalmente ritirata con il proposito di trasformarla, di concerto con il resto dei consiglieri, in un atto di indirizzo che impegni l'amministrazione ad evitare prelievi nelle casse comunali per finanziare l'evento.

La circostanza che lo vedrebbe finanziato da enti esterni, se confermata ufficialmente, si presterebbe a soddisfare tale richiesta. Del resto, la stessa opera prestata dai componenti del comitato tecnico-scientifico sarebbe stata a titolo gratuito. 

Rimane  nello sfondo  il quesito e punto focale che il consigliere Scerra aveva colto nel presentare la mozione: e cioè "a che pro". Quale sarebbe il beneficio, il “ritorno” o “feedback” per il territorio, a fronte di una somma così notevole, tale da giustificare l'ambizione di un evento del genere, che anche altre città, persino limitrofe come Licata, stanno organizzando?

Ma se Licata può contare su un porto turistico funzionante e strutture ricettizie sufficienti, Gela manco quello, oltre ai disservizi idrici, le strade colabrodo ed il diffuso degrado, specie nel verde. 

Insomma, per i più critici, siamo ancora letteralmente fuori dai circuiti turistici e comunque non in grado di evitare il turismo “mordi e fuggi” (senza pernottamento in loco); mentre per i più maliziosi il sospetto di utilizzare l'evento quasi a ridosso delle amministrative, serve ad alimentare clientele e soddisfare prebende.

Accuse a cui il sindaco controbatte nettamente, garantendo che si tratterà di un evento eccezionale, che richiamerà nel nostro territorio l’attenzione dei media nazionali, di turisti e cittadini italo-statunitensi che per motivi di lavoro (vedi la vicina base di Sigonella) o di turismo accorreranno. 

Una “cosa in grande”, come si suol dire, su cui Greco punta decisamente per promuovere l'immagine della città, sempre se non dovesse intervenire nel frattempo la sfiducia dei consiglieri ovvero la bocciatura dei correttivi da parte della Corte dei conti. Staremo a vedere.