ll «Gelone» di Virgadaula a Roma

ll «Gelone» di Virgadaula a Roma

«È stato emozionante portare ad un pubblico non siciliano la nostra cultura».

Questo quanto ha sottolineato l’artista gelese Monica Bevelacqua, reduce dalla presentazione nella città di Roma della Prima nazionale del docu-film, diretto e scritto dal regista Giovanni Virgadaula, "Gelone, la spada e la gloria".
La pellicola è andata in visione presso la Casa del Cinema di Largo Marcello Mastroianni, a Villa Borghese, davanti ad un pubblico di esperti a cui sono stati presentati i beni archeologici della Sicilia, e in particolare di Gela, fuori ancora dai circuiti turistici.
Il film è un’occasione importante per Gela, un modo per ribadire la ricca storia della città, per conservare memoria di un territorio che troppo spesso non è ben rappresentato, né valorizzato nel modo in cui gli spetterebbe.
«Il docu-film è il racconto della storia ma anche della bellezza del nostro territorio» ha detto Monica Bevelacqua, che ormai vive nella Capitale, dove insegna Lettere in un Liceo Linguistico, e che ha accolto con entusiasmo la proposta del regista Virgadaula di introdurre il docu-film.


Del resto, nemmeno la storia di Gelone è così nota. Il tiranno, interpretato magnificamente da Davide Geluardi, attore siciliano diplomato alla Inda, è vissuto prima a Gela e poi a Siracusa, durante il V secolo a. C.
«Gelone è stato figlio di Gela, ma non vi è segno della sua esistenza in città , nessun simbolo, nessun mezzo busto» ha detto il regista Virgadaula.
«Il docufilm è una ricostruzione storica fatta in maniera minuziosa e attenta» ha detto Monica.


Ed ha applaudito e apprezzato, il pubblico romano formato da addetti ai lavori e esperti del cinema. Erano presenti tra gli altri la giornalista dell’Osservatore Romano Silvia Guidi, la direttrice cybernauta Maria Clara Mussa, che è stata anche corrispondente di guerra in Medio Oriente, la campionessa di pugilato Alessia Mesiano, l’allenatore della Nazionale Attori Livio Lozzi, il producer Alongi. Da Gela, con grande sorpresa è arrivato il sindaco Domenico Messinese e l’assessore al Bilancio Fabrizio Morello.


«Mi sono sentita a casa quando li ho visti», ha detto Monica. Sul palco è intervenuta anche una delle attrici protagoniste Paola Sini.
«Il docu-film è importante per il rilancio positivo e vincente della città di Gela» ha detto il primo cittadino.
«Ho apprezzato molto la presenza del sindaco nella presentazione a Roma, del resto il Comune ha contribuito, per quel che ha potuto, alla realizzazione della pellicola» ha detto il regista.
"Gelone, la spada e la gloria" ha richiesto tre anni di lavoro. Girato in due tronconi, il primo nel 2016, il secondo nel 2017, ha visto la partecipazione di un cast formato da circa 500 persone. È stata l’attrice Paola Sini, che nel docu-film interpreta la parte della figura di regina Demarete, considerata la migliore della Sicilia, a raccontare i retroscena della lunga lavorazione. L'attrice romana era presente alla Casa del cinema assieme Marco Werba, compositore delle musi che della pellicola.


L’iniziativa cinematografica è stata promossa dall’Istituto Culturale di Sicilia per la Cinematografia – onlus che si è avvalsa del patrocinio dell’assessorato regionale ai Beni culturali e dell’Identità siciliana e della preziosa collaborazione con i principali parchi archeologici della Sicilia.
«Ho apprezzato la partecipazione anche del Comune di Gela, in un tempo di crisi economica, ma mi sarei aspettato un coinvolgimento maggiore dei grossi imprenditori della città. Una occasione persa per loro, dato che il ducu-film verrà mandato in visione un po’ in tutta Italia», ha detto il regista.
Il progetto Gelone scritto da Gianni Virgadaula alcuni anni addietro, ha attinto alle fonti come quelle di Tucidide, Strabone, Erodoto e Diodoro Siculo .
Lo scopo del docu-film è stato quello di rievocare le gesta di una delle figure più importanti dell’antichità; un personaggio ad oggi misconosciuto, nonostante fascinoso condottiero, nato nel 540 a.C. e destinato sin dalla sua fanciullezza ad un’esistenza gloriosa.


Le scene sono state girate a Gela, ma hanno anche avuto come scenario la Valle dei Templi di Agrigento, il castello di Acate, e Termini Imerese.
«Il docu-film si presta bene a due distribuzioni: una ad un pubblico televisivo, l’altra a scopo formativo didattico. Ancora stiamo valutando le proposte» ha detto il regista.
«Mi sarei aspettato una più grande parte partecipazione dei club service della città di Gela. » ha detto Virgadaula.
Il film è stato mandato in visione il 22 dicembre scorso a Gela nella ex chiesa di San Giovanni.


«Quella di Gela è stata una visione riservata agli addetti ai lavori, ora mi piacerebbe che tutti i cittadini potessero godere del racconto cinematografico. Aspetto le proposte dalla città» Ha detto il regista.
La pellicola si è avvalsa della collaborazione del Comitato Scientifico composto dall’arch. Salvatore Gueli (Soprintendente ai Beni culturali di Enna), dal dott. Salvatore Piccolo (storico e saggista), dal dott. Angelo Mondo (archeologo), dall’architetto Roberto Tedesco (cultore di storia antica), dal prof. Giovanni Virgadaula (regista e scrittore) e da Maira Federico (presidente associazione Damarete -Roma).


Il regista il 18 gennaio del 2018 ha inaugurato a Gela nei locali di Palazzo Pignatelli, il Museo del Cinema Charlie Chaplin. Un'iniziativa dell'Istituto Culturale di Sicilia per la Cinematografia-Onlus in collaborazione con il Comune di Gela. Il regista è stato ideatore e promotore della realtà cinematografico a Gela.


«In questi tre anni abbiamo operato bene, abbiamo organizzato corsi di cinema, presentato libri, e manifestazioni. É stato un centro dinamico», ha detto il regista.
Purtroppo negli ultimi mesi gli spazi dedicati al Museo sono stati ridotti, ed è rimasto solo un ufficio.

LA SCHEDA DEL DOCU-FILM

Titolo: Gelone, la spada e la gloria
Testo e regia: Gianni Virgadaula
Genere: docu-film storico
Durata: 60 minuti circa
Italia 2018

Realizzazione: Istituto Culturale di Sicilia per la Cinematografia - onlus, con riconoscimento dell’assessorato regionale ai Beni culturali;
Patrocini: Film Commission di Siracusa, Comuni di Gela, Acate e Termini Imerese.
Comitato scientifico: arch. Salvatore Gueli (Sovrintendente Beni culturali di Enna); dott. Salvatore Piccolo (Storico, saggista); dott. Angelo Mondo (archeologo); arch. Roberto Tedesco (cultore di storia antica); prof. Giovanni Virgadaula (regista, scrittore); Maria Federico (presidente Associazione Damarete – Roma).


Musiche originali composte ed arrangiate da Marco Werrba e Cristina Saraceno.
Fotografia: Marcello Covoni
Montaggio: Enzo di Giacomo


Personaggi ed interpreti: Davide Geluardi (Gelone), Paola Sini (Damarete), Michele Nicotra (Amilcare), Alfonso Marchica (Archimede)
Sinossi: Il docu-film ripercorre la vita e le gesta di Gelone, che fu Tiranno di Gela dal 491 al 485 e di Siracusa dal 485 al 478. Punto focale del racconto la battaglia di Himera che diede al dinomenide gloria imperitura. A fare da sfondo alla vicenda del Tiranno il tempo aureo della Sicilia del V secolo a.C. con le sue polies ricche di monumenti, di cultura e di sapere. Un percorso fra le bellezze e l’archeologia greca della nostra isola, narrato su un testo al quale ha lavorato un competente comitato scientifico.


Il regista Gianni Virgadaula: è nato a Milano da genitori siciliani. Regista, scrittore, giornalista-pubblicista, si è formato professionalmente a Roma dove ha frequentato la Libera Università del Cinema di Cesare Zavattini. Ha collaborato con importanti maestri del cinema italiano quali Federico Fellini, Nanni Loy e Pupi Avati. Fra i suoi film più apprezzati l’horror Lèmuri, il bacio di Lilith (2009). omaggio al cinema espressionista tedesco, e La Domenica del Signore (2013). Studioso del cinema delle origini, nel 2002 ha fondato l’Istituto Culturale di Sicilia per la Cinematografia – Onlus e fa parte dell’Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema.
E’ stato consigliere nazionale dell’Unione Cattolica Stampa Italiana