Addio al Museo del Cinema, sfrattato dal Comune

Addio al Museo del Cinema, sfrattato dal Comune

Il Comune scinde il contratto con l’Opera Pia e il museo del cinema e le altre realtà associative che in questi anni sono state ospitate al Convitto Pignatelli devono adesso andare via. Sin qui nulla di nuovo.

Era nell’aria. Lo si sapeva. Ciò che però lascia perplessi è il fatto che, nella certezza di questi sviluppi, l’amministrazione non abbia ricercato - pur avendone avuto tutto il tempo - dei locali idonei per ospitare queste associazioni e il museo “Pina Menichelli”, dal momento che già da oltre un anno avevo espresso al primo cittadino, anche attraverso delle lettere ufficiali, l’esigenza di trovare degli spazi atti a trasferire la struttura museale della “Settima Arte”, garantendone quindi la sopravvivenza e il proseguo dell’attività.

Naturalmente ciò non è avvenuto, e l’unico segnale da parte dell’ Amministrazione è stata una mail e poi un successivo sollecito alle associazioni ospitate al Pignatelli invitate al più presto a lasciare i locali. Chiaro che, se non verranno date indicazioni ulteriori, il messaggio si traduce così: “ammucchiate reperti e cimeli dove meglio vi pare” e andatevene, il che ulteriormente tradotto significa che tutto il materiale oggi custodito al Pignatelli è destinato ad essere ammassato alla meno peggio in un magazzino o in un garage e lì finisce tutto. A meno che in queste prossime settimane che precedono la Pasqua non giunga una proposta di ricollocazione del museo del cinema, ma anche del museo delle tradizioni popolari in locali comunali. Vedremo.

E comunque, in mancanza di notizie certe, non è neppure escluso che il museo del cinema possa essere ospitato anche in spazi alternativi, e magari presso una scuola, laddove si trovasse un dirigente scolastico illuminato che comprenda il valore di avere a Gela anche un museo del cinema.; il cinema che è poi oggi l’arte più amata e “consumata” dai giovani, quindi strumento culturale indispensabile per la formazione e l’educazione dei nostri studenti al linguaggio delle immagini e degli audiovisivi, sotto qualunque forma oggi se ne faccia utilizzo. E se oggi consumiamo il cinema anche attraverso un cellulare, non è male conoscere da dove è partita oltre 120 anni fa la grande avventura del Cinematografo.