Consiglio, sì alla nuova aliquota Imu ancora con maggioranza risicata

Consiglio, sì alla nuova aliquota Imu ancora con maggioranza risicata

Dopo le approvazioni del nuovo regolamento generale sulle entrate e del nuovo regolamento relativo all’Imu, il consiglio comunale riunitosi nella serata di mercoledì 2 settembre, ha deliberato favorevolmente anche la nuova aliquota Imu.

Un atto, come i precedenti citati, resosi necessario dopo che la legge finanziaria nazionale del 2019 ha definitivamente eliminato dal panorama impositivo locale la Tasi. 

Secondo quanto ha spiegato in aula il dirigente al bilancio, dott. Depetro, la Tasi costituiva una delle tre voci della iuc, vale a dire l’imposta unica comunale in vigore dal 2014 che era formata, per l’appunto, dalla tasi, dall’Imu e dalla Tari. Ecco perché si è dovuto rifare il regolamento sulle entrate e quello sull’Imu, mentre prossimamente verrà trasmesso al civico consesso anche il nuovo regolamento sulla Tari. 

Nel ridefinire l’aliquota Imu, il dirigente Depetro ha ricordato che laddove la tari rappresenta un introito comunale la cui destinazione è vincolata a pagare il costo del servizio, il prelievo dal gettito di Imu e Tasi non è vincolato, ma indifferenziato. Si tratta cioè di entrate che possono essere utilizzate per la spesa corrente. Dei 10 punti di tale gettito, 9 erano costituiti dall’Imu ed 1 solo dalla tasi, calcolati sulla stessa base imponibile. Con l’annullamento della Tasi, anche se tutto formalmente veniva azzerato, rispetto all’ultimo gettito le opzioni diventavano sostanzialmente due: rinunciare al punto rappresentato dalla tasi e cioè privare le casse comunali di 1 milione e 200 mila euro circa, ovvero crescere di un punto l’Imu e ritornare ai 10 punti del gettito (quando la tasi era in vigore) che finanzia la spesa corrente (personale, luci, pulizie, servizi vari, ecc.). 

La proposta arrivata al vaglio dei consiglieri in aula è stata quella di un aumento (9 + 1) dell’Imu (rimasta unica fonte di gettito non vincolato per la spesa corrente), mantenendo però il gettito agli attuali 10 punti. La proposta è stata accolta favorevolmente grazie ai (10) voti della maggioranza presente, mentre l’opposizione con dentro il Pd si è equamente divisa tra astenuti (4) e contrari (anch’essi 4). 

Ridefinita la nuova aliquota imu che costituiva il primo punto all’ordine del giorno, si è passati alla trattazione dei successivi 14 punti che richiamavano altrettanti debiti fuori bilancio, quasi tutti esitati favorevolmente, grazie anche alla presenza dell’opposizione che ha garantito il numero legale. L’ultimo debito fuori bilancio in elenco, infatti, non aveva il parere favorevole della commissione bilancio, perché il decreto di liquidazione del Ctu non era provvisto né di formula esecutiva, né di notifica. 

La presidente della commissione bilancio e consigliere di maggioranza, Valeria Caci, anticipata e sollecitata in tal senso dal consigliere d’opposizione, Totò Scerra, ha invitato l’amministrazione al ritiro dell’atto. Richiesta puntualmente accolta dall’assessore al bilancio presente in aula, Davide Giordano, che si è detto disposto a ritirare il provvedimento per rivalutarne le criticità evidenziate ed eventualmente eliminarle, riformulando l’atto per poi riproporlo con le modifiche apportate. 

Precedentemente, il consigliere di maggioranza, Vincenzo Cascino, era intervenuto per chiedere lumi sulla circostanza che vedeva il penultimo debito fuori bilancio provenire dal settore ambiente, mentre tutti gli altri provenivano o dal settore patrimonio, o dal settore turismo e spettacolo. Il presidente, Salvatore Sammito, ha spiegato che si trattava del pagamento di un risarcimento per danni fisici a seguito di un sinistro che aveva coinvolto un allora minorenne, colpito in viso ed all’occhio sinistro da un ramo spezzatosi da uno degli alberi che insistono nella villa comunale.

La sera prima, martedì 1 settembre, in consiglio si è svolta la seduta di “question-time”. La vice presidente Paola Giudice ha sostituito il presidente Salvatore Sammito. Tre le interrogazioni all’ordine del giorno. La prima, a firma del gruppo consiliare leghista, concerneva la mancata fruibilità della biblioteca comunale, carente secondo il consigliere Emanuele Alabiso di climatizzazione, distributore automatico delle bevande, “wifi” e prodotti di sanificazione imposti dalla normativa covid. L’assessore Cristian Malluzzo, ha informato la città di un finanziamento di 600 mila euro, a cui si aggiungeranno 180 mila euro per la digitalizzazione, mentre sia il primo che il secondo piano sono stati dotati di gel e prodotti sanificanti. 

A seguire l’interrogazione del consigliere Vincenzo Cascino, vertente sulle problematiche funzionali delle pompe di sollevamento dei liquami presso il lungomare, con sversamento sulla spiaggia a danno non solo dell’ambiente, ma anche dell’immagine della città. In assenza di un assessore al ramo, ci ha pensato l’assessore Ivan Liardi ad assicurare che nella problematica, ma costante, interlocuzione con Caltaqua, è stato chiesto fra l’altro anche il potenziamento delle pompe. Ma la situazione rimane molto complicata a causa del passato lassismo. Infine, l’ultima interrogazione ancora a firma del gruppo consiliare salviniano, riguardava il mancato funzionamento dell’ascensore nel parcheggio “arena”. Ancora Ivan Liardi ha garantito al consigliere Alabiso che, dopo aver consegnato nuovamente alla città un parcheggio vandalizzato ed in stato d’abbandono, si provvederà certamente al ripristino dell’ascensore.