Deposito nucleare arriva la conferma: Butera tra le aree idonee

Deposito nucleare arriva la conferma: Butera tra le aree idonee

Deposito nucleare, arriva la conferma che c’è anche Butera tra le aree idonee.

Come avevamo anticipato quattro mesi fa, con tanto di apertura in prima pagina, il pericolo era dietro l'angolo e la conferma è puntualmente arrivata a metà del mese corrente: tra le aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito nazionale delle scorie nucleari e radioattive, con annesso Parco tecnologico, ci sono anche 4 siti siciliani: Trapani-Segesta, Castellana Sicula, Petralia Sottana ed il territorio a noi confinante di Butera. 

E' quanto emerge dalla proposta di “Carta nazionale delle aree idonee” (Cnai), che la Sogin (ventennale società pubblica responsabile del “decomissoning” degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi) ha trasmesso il 15 marzo scorso al Ministero della transizione ecologica (Mite), nel rispetto dei tempi previsti dall’art. 27, comma 5, del D. Lgs. 31/2010, ossia nei 60 giorni dalla chiusura della consultazione pubblica.

La proposta – secondo quanto si legge nella nota diramata dalla Sogin – è stata predisposta sulla base delle oltre 600 tra domande, osservazioni e proposte, per un totale di oltre 25.000 pagine costituite da atti, documenti, studi, relazioni tecniche e cartografie, complessivamente presentate nel corso di un anno. L’iter prevede ora che il Mite, acquisito il parere tecnico dell’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (Isin), approvi con proprio decreto la “Carta”, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili. La mappa verrà, quindi, pubblicata sui siti internet di Sogin, dei due ministeri sopra citati e dell’Isin. 

La pubblicazione della Cnai avvierà a questo punto la fase di concertazione finalizzata a raccogliere le manifestazioni di interesse, non vincolanti, a proseguire il percorso partecipato da parte delle Regioni e degli enti locali nei cui territori ricadono le aree idonee, con l’obiettivo di arrivare a una decisione condivisa del sito nel quale realizzare il Deposito nazionale.