Elezioni, sindaco e alleati sulle sabbie mobili

Elezioni, sindaco e alleati sulle sabbie mobili

Con l’ufficializzazione della disponibilità a candidarsi all’Ars del neo cuffariano, Vincenzo Cascino, un altro esponente che è stato vicino all’attale primo cittadino, Lucio Greco, si aggiunge al presidente dell’assise comunale, Salvatore Sammito.

Il che significa che un altro, legittimo, aspirante si aggiunge alla lista di coloro che proveranno a tirare la giacca al “temporeggiatore” Lucio Greco. Il quale ultimo, di questo passo, rischia seriamente di ritrovarsi il prossimo autunno a sfogliare la margherita. E sarà solo colpa sua per non aver agito in tempo nell’amalgamare i vari cespugli civici in vista di questo appuntamento elettorale. 

Cosa diranno il primo cittadino ed i consiglieri di “Un’altra Gela” a Sammito e Cascino? All’uno sì all’altro no? Ad entrambi no, perché già impegnati con altri? E chi? Che dirà Lucio Greco al possibile candidato che “Una buona idea” ed “Impegno comune” decideranno di sostenere, secondo forti indiscrezioni, qualora ufficializzasse la propria scesa in campo il pediatra Rosario Caci? In questo guazzabuglio, il sindaco avrà pure l’ardire di aprire nel frattempo al “Pd” o altre forze per la delega all’ambiente ed il relativo posto vacante in giunta, allungando la coda di chi busserà da lì a breve alla sua porta, creando al contempo ulteriori malumori e dissapori fra gli alleati? 

Tutto diventa possibile nell’alveo dell’approssimazione politica. Altro che fantapolitica, c’è la spina nel fianco dei rifiuti in consiglio comunale, con il Pef e la Tari lontane dall’essere approvate da una “non” maggioranza, nella quale ognuno peraltro inizia ora davvero a guardarsi con la coda negli occhi in vista delle regionali. La riunione in cui il sindaco avrebbe dovuto serrare i ranghi per l’approvazione dei due atti sopra citati, è saltata all’ultimo momento proprio per volontà dello stesso primo cittadino. Ufficialmente per un impegno improrogabile. Nei corridoi, però, girava voce di un faccia a faccia preliminare con il “Pd”, ma del quale il segretario cittadino, Guido Siragusa, si dice assolutamente ignaro.    

La poltrona in giunta lasciata vacante da Cristian Malluzzo fa gola e la tentazione di allargare il fronte, per mancanza di numeri in consiglio, è forte. C’è pure la grana dell’Udc con l’assessore in quota, Danilo Giordano, che rischia di non avere copertura in consiglio comunale, considerato che Salvatore Incardona non ha fatto mistero di guardarsi attorno, anche in vista delle regionali. E nessuno sembra più volersi chiedere perché l’assessore Romina Morselli, fermo restando che è nel pieno diritto di farlo, non si sia ancor dimessa dal consiglio comunale. 

In definitiva, dall’azzeramento che avrebbe aperto un’autostrada per le regionali e le politiche immediatamente successive, saziando gli undici consiglieri civici a disposizione, Greco e l’alleanza a sostegno si ritrovano oggi nelle sabbie mobili che portano a questi due appuntamenti. Sabbie mobili sulle quali il sindaco asserisce di voler costruire un ponte per la ricandidatura alle amministrative.