Edilizia scolastica, la Regione definanzia due progetti per inadempienza del Comune

Edilizia scolastica, la Regione definanzia due progetti per inadempienza del Comune

Dopo il definanziamento di diversi progetti inclusi nel patto per il sud, il definanziamento della darsena, senza dimenticare l’inconcludente iter per il dragaggio del porticciolo finanziato con fondi rientranti nelle “compensazioni eni” previste nel protocollo 2014, l’amministrazione regionale uscente, retta da Nello Musumeci, ha definanziato ulteriori due progetti riferiti a Gela,

in questo caso nell’ambito di edilizia scolastica. Un disimpegno complessivo di sette milioni e settecentomila euro, riguardanti la scuola di Cantina sociale e la scuola Santa Maria di Gesù per due progetti ammessi al finanziamento nel 2019. Il motivo è la decorrenza dei termini concessi al Comune, senza aver adempiuto agli obblighi previsti. Termini che si erano, peraltro, notevolmente dilatati rispetto a quelli originari, a causa della pandemia covid. 

E’ quanto si apprende dalla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della regione siciliana dei due decreti relativi, dalla cui lettura emerge che il 29 aprile 2019 è stata contestualmente impegnata la somma di € 77.345.338,75 in favore di alcuni enti locali beneficiari, fra i quali era stato individuato anche il Comune di Gela. Quarantacinque singoli impegni di cui due per la città di Gela: e cioè, i “lavori di miglioramento e adeguamento impiantistico alla normativa antincendio della scuola cantina sociale via Velasquez” ed i “lavori di miglioramento e adeguamento impiantistico alla normativa antincendio della scuola Santa Maria di Gesù”. 

Alla fine di quell’anno c'è stata l'approvazione della Convenzione regolante i rapporti tra la Regione siciliana ed il Comune di Gela. Al suo interno, Il paragrafo 6 ha previsto il raggiungimento dell'obbligazione giuridicamente vincolante, con la presentazione di in un progetto preliminare-definitivo entro 18 mesi dalla notifica all'ente beneficiario del decreto di approvazione della convenzione; ovvero di un progetto esecutivo entro 12 mesi dalla notifica del decreto di approvazione della convenzione.

Ma, alla luce dell’emergenza Covid-19, è stata concessa a tutti i beneficiari una sospensione dei termini di 150 giorni e, successivamente, un’ulteriore proroga dei termini per la presentazione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti al 31/12/2021. 

A fine anno passato, dunque, nessuna obbligazione giuridicamente vincolante è stata presentata da parte del Comune di Gela. Sicché, il 10 giugno scorso, la Regione ha comunicato al Sindaco Lucio Greco l’avvio del procedimento di disimpegno, dando però la possibilità allo stesso di poter inviare eventuali controdeduzioni entro e non oltre 10 giorni dal ricevimento della nota. Cosa che è stata fatta, inoltrando delle giustificazioni che a giudizio della Regione non erano supportate da documentazione probatoria, in merito al ritardato raggiungimento dell’obbligazione giuridicamente vincolante.

A quel punto la Regione ha inoltrato un’ultima nota, il 31 agosto, con la quale si invitava il sindaco e il rup, a relazionare sullo stato di avanzamento degli interventi. Dall’incontro tenutosi, non sono emersi elementi utili inerenti il raggiungimento dell’obbligazione giuridicamente vincolante e la certezza della realizzazione dell’iniziativa entro i termini di scadenza del “Po Fesr”. Per queste ragioni, la Regione ha disimpegnato le somme, riservandosi di verificare l’eventuale presentazione dei due progetti all’interno di un altro ciclo di programmazione o diversa fonte finanziaria.