Volley Gela, sfida decisiva a Comiso

Volley Gela, sfida decisiva a Comiso

Alle giovani gelesi non è riuscito lo sgambetto alla capolista Wekondor Catania, che al PalaItis si è imposta per 0-3 (17-25, 19-25, 10-25), dimostrando di essere una squadra già pronta al salto di categoria.

Alle ragazze guidate da Giacomo Tandurella, vanno riconosciuti i meriti di essere riuscite a mettere in difficoltà le avversarie, soprattutto nel primo e nel secondo set. Una prova di carattere, che non si vedeva da tempo e che ha giovato all’ambiente, fiducioso sul proseguimento della stagione. Adesso, i giochi si fanno seri, nelle prossime due settimane, Fargetta e compagne si giocheranno l’accesso alla seconda fase del torneo di serie C, che vedrà le prime 12 compagini, decretate da una classifica avulsa che comprende le squadre facenti parte dei gironi che vanno dall’ A alla E, contendersi la promozione. 

«Nonostante il risultato – dice Tandurella – il bilancio della partita contro la Wekondor non può che essere positivo, a prescindere dal risultato. Le ragazze avevano voglia di mettersi alla prova contro avversarie superiori fisicamente e tecnicamente. Ci siamo allenati bene in settimana e infatti la Wekondor non ha avuto vita facile, schierando per tutti e tre i set le stesse atlete, le “titolarissime”».

Sabato, il Gela è di scena a Comiso, davanti nella classifica del girone di un solo punto. All’ andata, le biancazzurre si sono imposte al tie-break (3-2), ma c’erano tutti i presupposti per un risultato più netto. Nella stessa giornata il Cus Catania, concorrente diretta per i playoff, sarà impegnato in casa della capolista. 

«Contro il Comiso – afferma il tecnico - sarà una partita combattuta. In palio ci sono punti molto importanti e loro avranno il dente avvelenato dopo la sconfitta dell’andata. Possiamo sicuramente dire la nostra, riuscendo a tenere lo stesso ritmo della partita contro la Wekondor. Sono fiducioso, abbiamo tutte le potenzialità per entrare nelle prime dodici posizioni, così da non concludere anticipatamente il nostro cammino».