Chi a favore, chi contro Zan, e chi strumentalizza la legge

Chi a favore, chi contro Zan, e chi strumentalizza la legge

In questi giorni  si sta discutendo a livello nazionale su una proposta di legge che sta appassionando partiti politici, associazioni e mondo cattolico.

Mi riferisco alla proposta di Legge Zan che ha già avuto l' approvazione della Camera e  che adesso è arrivata al Senato. Pd e 5 stelle sono favorevoli. Forza Italia non è chiara, aspetta di capire dove va il vento. La Lega si dichiara contraria con Pillon e Ostellari, ma credo che sia solo per opportunismo.

Di fatto vuole qualcosa in cambio, magari per gli imprenditori del NordEst e la farà passare. La Meloni a questo punto fiutando di essere l'unica voce fuori dal coro potrebbe votare no allo scopo di gestire il monopolio dell'opposizione. La Chiesa nicchia. Esprime deboli cinguettii di disappunto,  ma oltre non va.

i bergogliani e i vescovi, fra cui troviamo un sacco di lgbtq, vedono con favore questa nuova legge e quindi decidono di non parlare. Fedez il Primo Maggio è diventato  il nuovo eroe della sinistra, avendo detto sul palco di essere a favore di Zan e di essere vittima di Salvini. Ovazioni da parte di Letta, della Vanoni e di tanti altri del mondo dello spettacolo. Solo da parte di qualche femminista si è alzata una voce critica. Ma non fa testo, sono docenti universitarie che studiano e criticano. E non fanno comodo a nessuno, nemmeno a sinistra. Ma cos'è questo ddl Zan? Cosa vuole?

Due sono i punti davvero importanti di questo ddl.1. Introduce un soggettivismo psico-individualista e narcisista assoluto che non tiene conto né della Biologia, né della Religione, né della Tradizione, né della Comunità.   2. Introduce lo psicoreato.La Legge Zan punisce con la galera chi dice, in tema di sesso, cose non gradite a qualcuno. Insomma Zan vuole tappare la bocca a chi pensa e parla diversamente. Siamo alla dittatura del pensiero unico e del politicamente corretto.

Con l'ignavia, la superficialità, la mediocrità e la stupidità che c'è in giro, nei partiti e nella Chiesa, questi due punti non vengono attenzionati e l'argomento viene strumentalmente ed ipocritamente spostato sull'omosessualità e sui disabili. Sia chiaro questa legge non è per difendere gli omosessuali, che sono già difesi e tutelati, ma per sdoganare il Gender e tutto ciò che esso significa e comporta. 

Il Gender come individualismo soggettivistico assoluto, come egoismo infantile, irresponsabile e regredito.

Questo è  l'obiettivo vero della legge. A cui si accompagna, in nome della tolleranza, del progresso e della civiltà una intolleranza assoluta e dittatoriale. Oggi chi è a favore di Zan crede in cuor suo e spesso in buona fede di stare dalla parte degli omosessuali e che a questo serva il ddl Zan.

Niente di più falso. Il ddl Zan usa e strumentalizza il tema dell'omosessualità semmai per fare passare la concezione trans e liquida della sessualità. 

In linea con il postmodernismo e la società liquida di Bauman che deve abolire ogni paletto, ogni impedimento ed ogni limite, affinché il mercato, in economia, scivoli liscio e assoluto in tutto il mondo. Allo stesso tempo nella sessualità si vuole fare passare  l'assoluto indistinto, il tutto e il suo contrario: il trans.

E’ il trans infatti che viene introdotto nella società occidentale come modello sessuale postmoderno. Il trans è allo stesso tempo maschio e femmina, attivo e passivo. L'assenza di identità, la provvisorietà e la reversibilità di ogni scelta e decisione, unita all'individualismo assoluto, che comporta solitudine a ansia cronica, sta alla base del ddl Zan che cala l'ideologia postcapitalista e i suoi bisogni mercantili nella sessualità.

Zan è in linea con il pensiero unico, con il politicamente corretto, con il postmodernismo ateo, individualista e narcisista. Chi accetta tutto questo è con Zan. Chi nutre dubbi e vuole esercitare la dialettica e la critica è contro Zan.