Piattaforme galleggianti al porto isola e facciamo ripartire l'economia

Piattaforme galleggianti al porto isola e facciamo ripartire l'economia

Ancora una volta siamo costretti ad evidenziare l'importanza delle infrastrutture marittime per lo sviluppo di una località e di tutto il Libero Consorzio di Caltanissetta.

Oggi con i traghetti di ultima generazione è possibile fare attraccare questi autobus marini anche a poche centinaia di metri dalla costa per le isole così dette minori.

La società di progettazione navale triestina Naos Ship & Boat Design ha reso pubblici alcuni dettagli sulla prossima serie di traghetti che Caronte&Tourist ha in previsione di ordinare, in collaborazione con la Regione Siciliana, per la compagnia di navigazione Siremar (controllata congiuntamente con Liberty Lines). Una opportunità per Gela e il Libero Consorzio di Caltanissetta. 

Le nuove costruzioni saranno classificate dal Rina, avranno doppia propulsione a diesel e a gas naturale liquefatto, e potranno accogliere a bordo circa 600 passeggeri e 114 auto. Queste le caratteristiche tecniche: lunghezza appena inferiore ai 110 metri, larghezza quasi 20, pescaggio 4,65 metri, stazza lorda pari a 8.000 tonnellate e velocità di servizio di 16,5 nodi.

Se realizzare un nuovo porto è irrealizzabile, utilizzare il porto isola è possibile: basterebbe posizionare delle piattaforme galleggianti a metà infrastruttura. 

Dopo la demolizione e ricostruzione anche lo storico pontile potrebbe ospitare traghetti di nuova generazione, catamarani e aliscafi. 

Stime. Secondo le mie valutazioni a Gela potrebbero transitare 45.000 persone in soli novanta giorni (attracchi stagionali).

Una possibilità di sviluppo che potrebbe fare ripartire l'economia immobiliare e alberghiera in una città abbandonata da Dio e dagli uomini.

Ricordo che l'unico Libero Consorzio in Italia che non ha un porto per usi di trasporto passeggeri, turistici e commerciali è quello di Caltanissetta. Un caso unico al mondo.  

Francesco Agati