La Battaglia di Gela su National Geographic

La Battaglia di Gela su National Geographic

La battaglia di Gela, i bunkers, il Castelluccio, la Livorno, la Goering e le strutture militari fortificate disseminate nel nostro territorio saranno oggetto di interesse televisivo internazionale il prossimo 18 dicembre con il documentario “Nazi Megastructtures” prodotto da National Geographic Channel in una puntata dedicata allo sbarco in Sicilia (Operazione Husky).


La troupe di Natural Geographic nel giugno scorso ha effettuato giorni di riprese in Sicilia e a Gela per documentare lo sbarco della seconda guerra mondiale da mandare in onda su Sky e Focus.
Il documentario, che ha interessato il Castelluccio, i bunker e il sito fortificato di Ponte Dirillo con il monumento ai caduti dell'82^ aerotrasportata americana, è stato prodotto in oltre 40 lingue e sarà diffuso in oltre 100 nazioni con la tecnica ormai consolidata della ricostruzione animata degli eventi. Gela è tra gli scenari di guerra più importanti del documentario con episodi della grande battaglia che ha visto coinvolti la divisione Livorno e la tedesca Goering, contro la 1ª e la 45ª divisione di fanteria americana comandata dal generale Patton.

Eppure quelle riprese hanno corso il rischio di non essere girate a Gela per le difficoltà ad ottenere le autorizzazioni dagli enti proprietari dei siti (Comune, Regione e Soprintendenza) e privati proprietari dei terreni che contengono i bunker. Grazie all’impegno del prof. Nuccio Mulè, dell’arch. Gerardo Sineri, del giornalista Calogero Conigliaro e del sottoscritto, che si sono adoperati a Gela, a Caltanissetta e a Palermo, è stato possibile evitare che nella ricostruzione storica dello sbarco mancasse proprio la nostra città.

Ci sono stati incontri non facili con funzionari dei vari Enti, non solo per le autorizzazioni che non si volevano concedere, ma anche per perorare la pulizia dei luoghi per rendere degna e presentabile l’area della “piramide” sotto il Castelluccio, per realizzare le aste porta bandiere e le stesse bandiere, accompagnando la troupe, interloquendo con essa per richiamare eventi accaduti a Gela nel corso dello sbarco e poco conosciuti agli stessi storici della caratura mondiale di James Holland e Patrik Bury presenti alle riprese.

Grazie a questa intensa attività con gli Enti e con gli stessi privati proprietari o ex proprietari è stato possibile accertare in modo definitivo e documentale la proprietà regionale del Castelluccio, comunicando all’Ente quanto è stato scoperto con la speranza che si provveda presto alla sua tutela.

Ma l’impegno è stato ripagato ampiamente. La troupe ha potuto effettuare le riprese nelle migliori condizioni, decidendo di dedicare al sito di Gela un tempo di riprese ben più lungo di quello programmato. La troupe è stata particolarmente colpita dalla evidenza strategica dei luoghi e dalla loro bellezza, particolarmente di Castelluccio e di ponte Dirillo.

Il prof. Mulè e il sottoscritto erano stati contattati da National Geographic “come ultima spiaggia” per superare difficoltà presso gli Enti giudicate ormai insuperabili, contatto avvenuto per il tramite dello scrittore e giornalista Calogero Conigliaro di Porto Empedocle, oggi assessore alla cultura di quel comune e autore del libro “I corsari del terzo Reich e i segreti di Husky – Sicilia 1940-1943”, libro poi presentato anche da noi grazie al contributo fattivo del Rotary Club di Gela.

Pensiamo si tratti di un documentario straordinario, non solo per la valenza storica degli eventi narrati, ma anche per il nostro territorio.
Ora non ci resta che attendere il prossimo 18 dicembre per vedere su Focus o su Sky l’inizio della seconda Guerra mondiale che ha visto Gela e l’intero Golfo al centro di una grande operazione militare che tra lutti, tragedie e atti di eroismo, porterà l’Europa a liberarsi dal nazifascismo.