Eni Versalis dimentica gli investimenti su Gela ma “apre” ai rifiuti di mezza Sicilia

Eni Versalis dimentica gli investimenti su Gela ma “apre” ai rifiuti di mezza Sicilia

La società chimica di Eni, Versalis, presente nello stabilimento di Gela, ha incontrato martedì 6 luglio a Roma i rappresentanti delle organizzazioni sindacali nazionali e locali per la presentazione del piano industriale del prossimo quadriennio.

Gela non è minimamente menzionata e non sarebbe nemmeno una notizia cattiva per tanti gelesi, considerato il passato dell’impatto della chimica nel territorio, se non fosse che Eni, però, nel frattempo mostra la più ampia disponibilità ad ospitare all’interno del sito di contrada “Piana del Signore”, l’impianto chimico di conversione dei rifiuti indifferenziati e non riciclabili di mezza Sicilia che potrebbe essere scelto dalla Regione siciliana nel premiare il progetto presentato dalla Ati formata da Asja Ambiente e Myrechemical, di cui amministratore unico è quel Giacomo Rispoli che fu a capo di “Rage” negli anni in cui si decise di investire vagoni di milioni di euro per la tecnologia “Est”, che eliminava il pet-coke ma che fu destinata a Sannazzaro de Burgondi, mentre si innescava un processo di lenta agonia che lasciava di fatto a Gela le molliche di un impianto di conversione green della raffinazione, così come sancito solennemente alcuni anni dopo, col protocollo del 2014.

Secondo quanto si legge nella nota inviata ai media, nell’ultimo quadriennio sono stati spesi oltre 1,1 miliardi di euro, con la previsione di continuare attraverso investimenti focalizzati su quattro direttrici strategiche: vale a dire, specializzazione, circolarità, chimica da rinnovabili ed efficienza. 

La specializzazione del portafoglio di Versalis è trainata, in particolare, dallo sviluppo di mercati e prodotti per la transizione energetica e mobilità sostenibile. Nell’ambito dell’economia circolare, Versalis conferma gli impegni per il riciclo meccanico e chimico dei rifiuti in plastica, e nella chimica da rinnovabili il continuo sviluppo di nuovi mercati e applicazioni. 

Diversi gli investimenti in tecnologie negli stabilimenti di Brindisi e Priolo-Ragusa (riciclo chimico dei rifiuti in plastica Hoop®), Mantova (stirenici ABS colorati per il settore degli elettrodomestici ed incremento della capacità di produzione di polimeri da materia prima riciclata), Ferrara (sviluppo di nuovi gradi di polietilene e di gomme Epdm) e Ravenna (produzione di elastomeri ad alto valore aggiunto destinati al settore pneumatici e automotive). Versalis partecipa, inoltre, al progetto congiunto di decarbonizzazione del distretto di Ravenna e Ferrara con partner industriali del territorio.

Un cenno a parte lo merita Porto Marghera dove è in corso il piano di riconversione del sito nella prospettiva di specializzazione e circolarità, che vede la realizzazione del primo impianto in Italia di alcool isopropilico, con annesso un impianto per la produzione di idrogeno, destinato a numerosi settori di mercato, tra cui disinfettanti e detergenti.

Inoltre, sono stati avviati i lavori per il nuovo polo per il riciclo meccanico avanzato delle plastiche. Inoltre il termine “Sviluppo” è la parola chiave anche dei due siti di chimica da rinnovabili: a Crescentino, le attività nei prossimi 4 anni si concentreranno sulla produzione di bioetanolo avanzato per biocarburanti, la lavorazione di scarti vegetali da impiegare per produrre biometano e su progetti di ricerca per la produzione di bio plastica e bio chemicals da zuccheri di seconda generazione; mentre a Porto Torres, nella piattaforma Matrìca, si punta allo sviluppo di prodotti e mercati come biocidi e bioerbicidi per l’agricoltura, la cosmesi e l’alimentazione animale.