La politica (per ora) si muove per rendere Gela più ospitale

La politica (per ora) si muove per rendere Gela più ospitale

Era ora! C’è voluta una durissima reprimenda, con contestuale denuncia di un modus operandi a dir poco sconveniente (ma anche contra legem),

posto in essere da taluni gestori di esercizi pubblici (bar, in particolare ), ubicati nelle zone più centrali della città, per registrare, sebbene con qualche settimana di ritardo, rispetto alla nostra segnalazione dello scorso 12 maggio, un altrettanto deciso intervento di due consiglieri comunali, Francesca Caruso e Luigi Di Dio, del gruppo “Energia per l’Italia”, i quali hanno presentato una interrogazione al sindaco, Domenico Messinese, per evidenziare i più svariati inconvenienti, conseguenti alla mancanza di appositi ed idonei locali (le famose toilette) in strade e/o piazze della nostra città, suggerendo, nel contempo, una soluzione che, oltre ad una indispensabile funzionalità e diversificazione degli spazi (riservati, rispettivamente ad uomini, donne e disabili), potrebbero essere dotati di attrezzature idonee ad agevolare anche il compito delle mamme, nel caso i loro bambini avessero bisogno del cambio del pannolino e/o di altre attenzioni.


Certo, all’osservatore non sfuggono gli indizi negativi che provengono da una realtà cittadina nella quale si fa fatica ad estirpare l’erba cattiva, diffusa a macchia di leopardo, dell’inciviltà e del vandalismo di chi, per puro diletto, ama fracasare vetrine ed auto in sosta, o deturpare monumenti e opere pubbliche, ma non è con l’abdicazione o la resa che si salva la città e si offre un futuro ai tanti, tantissimi bravi ragazzi che aspirano, a conclusione del ciclo dei loro studi, ad un posto di lavoro, che assicuri – come recita l’art. 36 della Costituzione italiana – una esistenza libera e dignitosa.
Preservare i beni pubblici, diffondere la cultura della legalità e del rispetto verso il prossimo deve essere un imperativo categorico. Per tutti!